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Ambiente – Rizzotto (ZP): “Direttiva sul deflusso ecologico, conseguenze negative dalla normativa europea. Urgente intervenire per difendere il nostro territorio e le attività”
Pubblicato il 24 Febbraio 2021

Venezia 24 febbraio 2021 –  “Agricoltura, imprese, turismo, ambiente, paesaggio: non c’è ambito o settore per cui la Direttiva comunitaria sul deflusso ecologico così come è oggi, per il Veneto possa trovare applicazione. Per questo ringrazio il Consiglio regionale del Veneto che a larghissima maggioranza ha approvato la mia mozione che chiede di sospendere la norma per analizzare meglio, insieme agli enti competenti, una sua applicazione progressiva. Solo così potremo capire meglio la portata delle conseguenze che ne deriverebbero”. Con queste parole la consigliera regionale Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) esprime soddisfazione nel commentare la votazione favorevole della mozione n. 18 a sua prima firma sulla ‘Direttiva Quadro sulle acque: applicazione sostenibile del deflusso ecologico nel bacino del Piave e nel territorio veneto’.

“Ad oggi, gli studi più autorevoli evidenziano chiaramente come una applicazione rigorosa e stringente di questa norma possa portare più problemi che opportunità. Per questo – prosegue la consigliera – ho chiesto al Consiglio regionale del Veneto, di esprimersi sulla possibilità, poi accolta, di valutare una sospensione, o comunque una deroga nell’applicazione di questa direttiva: devono essere valutati con meticolosità e precisione i problemi socio economici. La nostra Regione è attenta e sensibile alle criticità ambientali, ma lo è anche alle attività produttive, a quelle locali e agli enti interessati nel produrre e sostenere studi e sperimentazioni per dimostrare che in particolare il Piave ed il Brenta sono due fiumi con peculiarità tali da richiedere una applicazione graduale. Ora speriamo che l’autorità distrettuale Alpi orientali tenga conto delle nostre preoccupazioni e proponga una sospensione alla UE”, conclude Silvia Rizzotto.