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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Villanova (ZP): «Il premier Draghi non compia gli errori del suo predecessore: coinvolga le Regioni e dia risorse al Nordest, vero motore economico del Paese»
Pubblicato il 9 Marzo 2021

Venezia, 09 marzo 2021 – «Nelle scorse settimane le Commissioni consiliari hanno analizzato e discusso, ognuna nel proprio settore, il Recovery Plan. Prendiamo atto che il governo Draghi ha segnato in questo percorso così complesso e fondamentale per l’economia del Paese un nuovo passo. In attesa di capire quale sarà il progetto nazionale che verrà presentato a Bruxelles, ci auguriamo che il premier non compia gli stessi errori del suo predecessore, escludendo completamente le Regioni dal processo decisionale. Un auspicio che abbiamo messo nero su bianco in una risoluzione, presentata oggi, che invieremo a tutte le forze sociali ed economiche del Veneto e a tutti i nostri rappresentanti in Parlamento». A dirlo è Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente.

«Nella bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i due terzi delle risorse messe a disposizione per l’Italia erano state destinate al Mezzogiorno. Una sproporzione che non solo non teneva conto delle reali capacità produttive del Paese, ma che avrebbe anche vanificato l’effetto benefico del Recovery. Chiediamo una diversa considerazione: per far ripartire davvero l’Italia, dobbiamo inserire benzina nel motore economico del Paese. Solamente in questo modo potremo sostenere la competitività delle PMI. Inoltre sarà fondamentare privilegiare, nella distribuzione delle risorse a breve termine, le aree economiche dotate di maggior potenziale di crescita, ossia le Aree di Specializzazione identificate dalla Regione del Veneto: l’agrifood e le industrie culturali e creative – e quindi alla principale industria veneta, quella del turismo -, il manifatturiero, le nuove tecnologie e la sostenibilità. Quei settori, quindi, che possono davvero fare da traino all’economia del Veneto e, di rimando, a quella dell’Italia intera».