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Non autosufficienza – «Brescacin (ZP): La Regione è vicina ai disabili e alle loro famiglie. Il Governo ha fatto la legge senza però provvederne la copertura economica, facendo così ricadere sui Comuni il pagamento delle rette alberghiere»
Pubblicato il 10 Marzo 2021

Venezia, 09 marzo 2021 – «Facile, per la consigliera Bigon, dire che la Regione deve aiutare economicamente i Comuni a restituire alle famiglie di persone disabili la quota della retta alberghiera pagata. Sappiamo che la retta alberghiera per gli ospiti delle strutture residenziali viene coperta dalle famiglie e dai Comuni. Così come sappiamo che, dopo le sentenze del Consiglio di Stato, le famiglie potranno chiedere alle amministrazioni comunali la restituzione delle somme versate da loro negli ultimi quattro anni, corrispondenti all’indennità di accompagnamento e alle pensioni invalidità che servono a garantire un aiuto alle famiglie che accudiscono un disabile o una persona non autosufficiente a far fronte a una serie di spese per la cura della persona. Questo problema merita la nostra piena disponibilità ed è nostro dovere di amministratori aiutare il più possibile i cittadini più fragili e le loro famiglie.  Evidentemente però la collega non sa, o non ricorda, che nel 2016 è stato il Governo a prevedere che nel calcolo dell’Isee non si tenesse conto dell’indennità di accompagnamento e della pensione di invalidità per stabilire la compartecipazione della persona non autosufficiente o disabile ospitata nelle strutture residenziali. Il problema che si è creato con la legge del 2016 è dovuto al fatto che non sia stata calcolata la necessaria copertura finanziaria, prevedendo anzi l’obbligo di non far discendere alcun nuovo onere ai bilanci pubblici. Di fatto, quindi, è stata Roma a scaricare i costi sui Comuni. Non è quindi fattibile chiedere che sia la Regione a farsi carico di un disagio creato a livello centrale ai Comuni». Sonia Brescacin (ZP), Presidente della Quinta commissione consiliare Sanità e Sociale, risponde così alla consigliera del PD Bigon.

«In Quinta commissione stiamo ragionando su una tematica che è molto delicata, che investe le persone disabili e le loro famiglie, sia quelle che affidano i propri cari in strutture residenziali che quelle che li accudiscono a casa. Tutti loro meritano rispetto e la nostra massima attenzione».