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Ospedale di Villafranca – Rigo (LV): «Dal PD locale polemica sterile: struttura ospedaliera fondamentale per il territorio, al termine dell’emergenza tornerà pienamente in funzione»
Pubblicato il 12 Marzo 2021

Venezia, 12 marzo 2021 – «All’alba della terza ondata, con i contagi che si stanno aggravando e la pressione sugli ospedali che si fa sentire di giorno in giorno di più, è davvero pretestuosa la polemica sollevata da alcuni esponenti del PD veronese che continuano a chiedere di ripristinare il punto nascite e altre attività ordinarie dell’ospedale di Villafranca, ora adibito in Covid hospital. Il presidente Luca Zaia, l’assessore Lanzarin e il dg dell’ULSS Scaligera Girardi hanno ripetuto più e più volte che, una volta terminata l’emergenza, gli ospedali saranno restituiti alle loro normali vite. Cavalcare le ansie dei cittadini, pur sapendo che oggi, con l’emergenza sanitaria che stiamo attraversando, non ci sono alternative per il contenimento della pandemia, è da irresponsabili». Filippo Rigo, vicepresidente del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier in Consiglio regionale del Veneto e membro commissione, risponde così alle polemiche sull’ospedale di Villafranca.

«Negli ultimi anni la Regione del Veneto non ha mai smesso di investire sul nostro ospedale, così importante per il territorio – continua Rigo -. Ne è prova l’ultima, moderna risonanza magnetica installata a dicembre. Un’apparecchiatura di ultima generazione che va ad affiancare una altrettanto innovativa tac. Visto questi investimenti, che al termine della pandemia ci restituiranno un ospedale ancora più moderno ed efficiente, come si può anche solo pensare che la Regione voglia dismettere questo ospedale? Quella che alcuni esponenti del PD locale stanno portando avanti è solo una polemica sterile a puri fini di propaganda. Piuttosto dovremmo solo ringraziare di cuore tutto il personale dell’ospedale, medici, infermieri, personale amministrativo, inservienti, per l’enorme lavoro che stanno svolgendo e per tutti i sacrifici che stanno soffrendo».