Venezia, 24 marzo 2021 – «Spiace vedere come, pur di far campagna elettorale continua, le opposizioni non si facciano scrupolo di alimentare le preoccupazioni dei cittadini sulle vaccinazioni, accusando la Regione del Veneto di mancanza di organizzazione. Facile parlare, quando non si devono prendere decisioni. Il piano vaccinale è stato rimodulato più volte a causa del mancato arrivo dei vaccini. Proprio per far fronte giorno per giorno a questa situazione, i vertici della Regione incontrano ogni giorno i direttori delle ULSS. Ma evidentemente, non avendo mai dovuto fare i conti con una programmazione simile, i colleghi del PD non si rendono conto delle difficoltà pratiche cui bisogna andar ogni giorno incontro, con le aspettative degli arrivi che vengono puntualmente disattese. Non c’è modo di fare una programmazione certa senza sapere quanti, ma anche quali vaccini arriveranno. Stiamo parlando di tre tipologie diverse, ognuna delle quali richiede modalità precise di somministrazione ma anche destinatari specifici». Sonia Brescacin (ZP), presidente della Quinta commissione Sanità, interviene con queste parole sulla questione della campagna vaccinale.
«Il PD fa sempre riferimento alle graduatorie nazionali sulle dosi di vaccini, ma prendono solo quelle che possono piegare ai loro fini comunicativi. Peccato che anche oggi il presidente Zaia abbia sottolineato un’altra lettura dei dati: il Veneto tra l’8 e il 22 marzo ha somministrato 308 vaccini ogni 100mila abitanti. È secondo solo alla Regione Lazio. Basta quindi accusare la nostra amministrazione di essere agli ultimi posti. Bene il confronto costruttivo, ma non accettiamo lezioni da nessuno. Bisognerebbe semplicemente essere realisti e descrivere la situazione per come è davvero, senza creare confusione con dichiarazioni pretestuose».