Venezia, 25 maggio 2021 – “Ogni genere di violenza va condannata, per questo ho chiesto e ottenuto la rimozione dei riferimenti a neofascisti”.
E’ il commento della consigliera regionale del Gruppo Zaia Presidente, Silvia Maino, dopo l’approvazione in aula della risoluzione presentata dalle consigliere Ostanel e Guarda”.
La mozione, datata 16 marzo, parte da un episodio di violenza avvenuto a Vicenza, il pestaggio di un autista finito all’ospedale da parte di un gruppo di persone. Da quell’episodio si è creato un gruppo nominato sui social e sui canali “Black Flag”, ronde contro i giovani immigrati.
La risoluzione discussa in aula, ha cambiato anche titolo, rimuovendo a dicitura “Via i neofascisti da Vicenza e del Veneto” e sostituendolo con “Intollerabile attività delle ronde nere. Il Consiglio regionale condanni questi atteggiamenti espressamente vietati anche dello Statuto del Veneto”.
“Abbiamo emendato la risoluzione per modificarla in varie parti significative prima di approvarla – spiega Maino – nessuno vuole sminuire problematiche o difficoltà che si ravvisano purtroppo oggi tra i ragazzi, non solo di Vicenza ma del Veneto, però Vicenza è un’altra cosa da quanto descritto nel testo della risoluzione. Vicenza è una città estremamente solidale, è una città che, durante il Covid, ha avuto circa 200 persone che hanno messo a disposizione il loro tempo per lavorare, una città dove si pratica il volontariato, dove un Assessorato come quello all’Istruzione, primo tra molte altre città, ha fatto rientrare a scuola i ragazzi con bisogni speciali e disabili, insieme ai loro compagni durante il periodo rosso del Covid, dando quindi un occhio particolare alle loro necessità”.
“Vicenza è una città dove si respira cultura – prosegue la consigliera – che sta valorizzando Palazzo Thiene, una città che si candiderà ad essere capitale italiana della Cultura per il 2024. Una città – aggiunge – dove prima la Giunta e poi il Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria all’onorevole Segre. Sempre a Vicenza si sta concludendo anche l’apposizione delle pietre d’inciampo, per ricordare i nostri concittadini che hanno perso la vita durante la seconda guerra mondiale. È una città che non è indifferente, che ha posto anche una targa a favore di un suo giovane calciatore, Armando Frigo, vittima del nazifascismo”.
“Ho ritenuto quindi opportuno la rimozione della dicitura “partito fascista” e non per principio, ma perché si deve parlare di violenza in generale – conclude Maino – quindi tutte le organizzazioni che si ispirano alla violenza. Quanto accaduto è un grave danno d’immagine per la città e rinnovo la massima vicinanza e solidarietà all’autista pestato e finito all’ospedale mentre stava facendo il proprio lavoro”.