Venezia 22 giu. 2021 – Questa mattina in Sala Legni a Palazzo Ferro Fini si è svolta la prima riunione informale per la costituzione di un Intergruppo in seno al Consiglio regionale che si occupi del tema della trasformazione dell’Unione Europea in una federazione.
L’iniziativa è promossa dai consiglieri Marzio Favero (Liga veneta per Salvini premier) e Giacomo Possamai (Partito Democratico Veneto) e ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti e del presidente del Movimento Federalista Europeo (cioè la sezione italiana dell’Unione Federalista Europea), Giorgio Anselmi.
Proprio da Ansemi è partito l’invito di avviare un Intergruppo In Consiglio regionale che si occupi del tema della trasformazione dell’Unione Europea in una federazione, come auspicava alla fine della seconda guerra mondiale Luigi Einaudi. Anselmi ha infatti spiegato che il MFE si è costituito nel 1943 per volontà di Altiero Spinelli con la caratteristica di essere transpartitico, come lo sarà quello in capo al Consiglio regionale. Il Movimento Federalista Europeo, ha ribadito stamani Anselmi, ha fatto sentire la sua voce nei diversi passaggi storici che hanno portato dalla formazione dalla CECA alla CEE, e infine alla UE.
“Ormai sentiamo l’Europa casa nostra – ha spiegato il consigliere Giacomo Possamai – ma affinché essa possa maggiormente affermarsi sugli scenari globali, non possiamo lasciarla prigioniera di meccanismi decisionali intergovernativi che paralizzano gran parte delle decisioni che devono esser assunte con sempre più velocità. Peraltro, l’emergenza pandemica ha maggiormente messo in luce questo problema e quindi la necessità di porvi rimedio con urgenza: con fatica la UE ha infatti risposto all’emergenza sanitaria. Nonostante ciò, è da riconoscere che il varo del Recovery fund va a prefigurare una nuova competenza fiscale e una porzione di bilancio federale”.
“L’Unione Europea attualmente non si regge su una Costituzione – ha spiegato il consigliere Marzio Favero – ma su un trattato. E questo rende ancor più urgente mettere in chiaro quale forma di Europa vogliamo. L’impiego da parte dei paesi membri delle nuove risorse comporta la richiesta che essi colgano l’occasione per adottare una serie di riforme strutturali necessarie al rilancio della vita sociale ed economica. Per l’Italia vi sono sul tavolo le sfide della sburocratizzazione e della riforma della giustizia, alle quali però dovrebbe essere aggiunta quella dell’attuazione dell’autonomia regionale, che in Veneto è stata richiesta quasi all’unanimità dai votanti attraverso il referendum popolare celebratosi nel 2017. Insomma, le due partite della riforma federale dell’Europa e della riforma federale dell’Italia si legano fra loro in maniera organica”.
Le conclusioni dell’incontro al Presidente Roberto Ciambetti che ha offerto la propria disponibilità ai consiglieri anche nella sua veste di guida della delegazione italiana al Comitato Ue delle Regioni. Ciambetti ha ricordato “Come l’articolo 4 dello Statuto del Veneto affermi che “La Regione del Veneto opera per la piena affermazione istituzionale, politica e sociale dell’Unione europea”. In questo contesto ritengo sia utile dar vita all’interno del Consiglio regionale del Veneto – ha spiegato il presidente – ad un Intergruppo per la Federazione, che veda riuniti consiglieri regionali di ogni provenienza politica, accomunati dall’intento di dare attuazione concreta al principio di sussidiarietà, presente nel Trattato di Lisbona, nella Costituzione italiana e nel nostro Statuto, e pienamente realizzabile solo nel quadro di una Federazione europea”.
L’Intergruppo, una volta costituito, si manterrà in costante rapporto con il Movimento Federalista Europeo, con l’AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) e le altre associazioni europeiste, nonché con gli Intergruppi costituiti presso il Parlamento europeo, il Parlamento italiano e le altre assemblee regionali, dando vita alle iniziative più opportune e idonee ad accrescere nelle istituzioni e nella società regionale una cultura favorevole all’affermazione di una democrazia europea compiuta efficace ed efficiente.
Obiettivo della riunione di questa mattina e di quelle che verranno, sarà riuscire a costituire l’intergruppo nei prossimi mesi, con la partecipazione dei consiglieri regionali di vari gruppi.
Durante questo primo incontro è stato ricordato anche il Manifesto di Ventotène, il documento precursore per la promozione dell’unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 e considerato uno dei testi fondanti dell’Unione europea.
Questa prima riunione ha visto la presenza di: Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Arturo Lorenzoni (Misto), Roberto Bet (Zaia Presidente), Andrea Zanoni (Partito Democratico Veneto), Anna Maria Bigon (Partito Democratico Veneto), Silvia Maino (Zaia Presidente) Alberto Villanova (Zaia Presidente), Giovanni Puppato (Liga Veneta per Salvini premier), Alberto Bozza (Forza Italia), Marco Zecchinato (Zaia Presidente), Francesca Zottis (Partito Democratico Veneto), Vanessa Camani (Partito Democratico Veneto).