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Dolfin (LV): «Stop alle Grandi Navi: persi 9 anni in polemiche inutili e presa ora una decisione affrettata. Mi auguro che la stessa premura sia mostrata ora nel conferimento dei ristori ai lavoratori e ai portuali»
Pubblicato il 14 Luglio 2021

 Venezia, 14 luglio 2021 – «E così il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge sul divieto di “transito/ navigazione” davanti a San Marco e sul Canale della Giudecca. Dal 1° agosto, dunque, stop al passaggio delle navi da crociera, costrette ora ad attraccare a Marghera. Ci sono voluti ben 9 anni perché la “montagna” partorisse il topolino. Certo si sarebbe potuto aspettare la fine della stagione estiva in Marittima, invece che prendere una decisione del genere ora che la stagione crocieristica si era appena riavviata. L’auspicio a questo punto, vista l’urgenza con cui il Governo ha preso questa decisione, è che la stessa premura sia dimostrata nel riconoscere i ristori a tutti i lavoratori diretti e indiretti, oltre alle compagnie e a tutto l’indotto. Ristori che comunque, ne siamo consapevoli, non compenseranno l’economia veneziana per tutto il lavoro che andrà perso». Marco Dolfin, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier, commenta così il via libera definitivo deciso dal Consiglio dei Ministri allo stop delle Grandi navi davanti San Marco.

«Oggi non ci sono vinti, ma neanche vincitori. A regnare è solo la consapevolezza di aver perso ben 9 anni in polemiche inutili e sterili, con una grande figuraccia a livello mondiale. Perché, nel nome della salvaguardia dei beni architettonici, culturali, storici, ci si dimentica troppo spesso del mondo del lavoro e dell’economia che deriva dal porto, fondamentale per la sopravvivenza di una città che, come Venezia, su quel porto ha costruito la sua grandezza».