Venezia, 27 ottobre 2021 – «Sono consapevole che con questo comunicato sto dando visibilità a un evento del quale, altrimenti, non avrebbe parlato nessuno, ma di fronte all’ignobile tentativo di riscrivere la storia è un dovere morale intervenire. Mi vergogno per l’ANPI e l’assurda scelta di dar voce a chi, autoproclamatosi storico, cerca di riscrivere una pagina di storia buia come le cavità dove si è svolta». Commenta con queste parole il presidente dell’Intergruppo Liga Veneta per Salvini premier – Zaia Presidente, Alberto Villanova, la notizia del convegno organizzato dall’ANPI di Vicenza per presentare il libro “E allora le Foibe?” di Eric Gobetti.
«Ricordiamo che Gobetti è colui che in ex Jugoslavia si è fatto ritrarre in foto con la statua del Maresciallo Tito, un criminale di guerra che ha orchestrato la pulizia etnica contro gli italiani, e che già in passato ha dato definizioni degli infoibati scandalose, arrivando a definire Norma Cossetto, giovanissima studentessa dell’università di Padova e medaglia d’oro al valor civile, torturata e uccisa nelle foibe dalle truppe titine una “fascista”, giustificando così l’orrore delle violenze subite. L’ANPI però si distingue sempre per le sue scelte – continua Villanova -: l’ultima è quella di svolgere un convegno sulle foibe nella stessa città dove solo qualche mese fa ignoti hanno distrutto una targa in ricordo del dramma delle foibe e dell’esodo degli Istriani e Dalmati. Un convegno in cui viene ospitato come relatore proprio Gobetti, una persona che si definisce storico, ma che ha fatto del revisionismo la sua unica battaglia. Gli organizzatori dell’evento chiedono di inviare una mail per dare conferma: è un peccato che gli innocenti morti per mano dei titini dopo il ’43 e cacciati dalle loro case, non possano comunicare la loro presenza. Avrebbero potuto insegnare a Gobetti e compagni come sono stati trucidati migliaia di italiani innocenti», chiude Villanova.