Venezia, 27 ottobre 2021 – «Il patrimonio storico e culturale del Veneto è sconfinato e, purtroppo, sconosciuto a moltissimi. Non si tratta evidentemente di un caso, ma di una precisa volontà che negli anni si è consolidata. Per questo la decisione della nostra Regione di inserire la cultura veneta nei quaderni scolastici è una svolta epocale per la nostra terra. E la notizia che i Veneti usano principalmente la loro lingua per comunicare, lo conferma a pieno!».
Con queste parole i consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Zaia Presidente) commentano la notizia della firma del protocollo della Regione Veneto per gli insegnamenti della cultura veneta negli istituti scolastici.
«Le radici di un Popolo sono tanto più salde, quanto profonde. Lo sappiamo bene in Veneto, dove nel corso della nostra millenaria storia abbiamo avuto una Repubblica che è stato un modello per molti. La figura del Magistrato delle acque, ad esempio, fu creata dai veneziani. I primi, con Marco Polo, a confrontarsi commercialmente con la Cina, quando la via della seta era sconosciuta al mondo. Questo per dimostrare la vastità della nostra cultura, delle nostre tradizioni, della nostra storia. Per questo invitiamo la collega Ostanel ad iscriversi di corsa al primo corso: ogni volta che lei saluta qualcuno con un “ciao” usa non solo la parola più conosciuta al mondo, ma una parola che è veneta. Questo per dimostrare che la lingua veneta è storia, cultura, tradizioni. Lo sa questo la collega che parla, a vanvera, di nostalgia?», concludono i due consiglieri veneziani.