Venezia, 28 ottobre 2021 – “Tre ore di permesso al mese ai Consiglieri comunali dei piccoli Comuni con delega dal sindaco, così da permetter loro di svolgere le funzioni di mandato”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco (Liga Veneta per Salvini premier), commenta il progetto di legge di cui è primo firmatario appena depositato in Consiglio regionale, dal titolo: “Modifiche al Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.
“Negli ultimi mesi abbiamo letto spesso sui giornali di cosa stia accadendo nei piccoli Comuni: sempre meno persone vogliono intraprendere la carriera di amministratore locale e non perché manchi la passione. Molte responsabilità, minima retribuzione e infinito impegno di tempo richiesto. Nei piccoli Comuni gli amministratori locali percepiscono un minimo gettone di presenza con strutture di supporto sottodimensionate, così il tempo libero non basta all’esecuzione delle loro funzioni”.
“In questo panorama, i consiglieri comunali spesso si trovano a vedersi assegnare deleghe che per mancanza di tempo non riescono a seguire adeguatamente. Il tutto esponendosi a critiche, cittadine e mediatiche. La politica nei territori oggi non può essere ridotta a questo: il rischio concreto è che tra qualche anno nessuno voglia più percorrere questa strada nei Comuni più piccoli. Per questo motivo ritengo giusto e doveroso permettere che i consiglieri comunali possano dedicare del tempo alle proprie deleghe, all’attività per la quale sono stati eletti democraticamente dai cittadini”.
Il progetto di legge riconosce il diritto del Consigliere comunale e circoscrizionale di assentarsi dal posto di lavoro per un massimo di 3 ore al mese per ogni delega conferitagli dal sindaco tramite decreto, fino ad un massimo di 12 ore mensili. Nel caso in cui lo stesso consigliere ricopra l’incarico di: vicepresidente del Consiglio comunale, presidente di Commissione oppure di Capogruppo consiliare, sono previste altre sei ore al mese, per un totale massimo di 18 ore mensili.
“Non si prevede nessuna retribuzione economica – precisa Finco – e nessuna maggiorazione di indennità o gettone di presenza, ma un bene prezioso per chi vuole fare attività pubblica e lavorare bene per i propri cittadini: un po’ di tempo. In questo modo si vuol dare la possibilità agli amministratori comunali di svolgere al meglio il proprio lavoro, in base alle proprie deleghe e funzioni”.