Venezia, 12 novembre 2021 – «La Città veneta della cultura ha finalmente trovato la sua prima casa: questa mattina la commissione giudicante ha fatto la sua scelta, e tra le tre candidate, Cittadella (PD), Portogruaro (VE) e Malcesine (VR), ha selezionato la città murata padovana. Una grande soddisfazione: dopo tanto lavoro, il nostro progetto è finalmente diventato realtà». È con entusiasmo che Alberto Villanova, portavoce dell’Intergruppo Lega-Zaia in Consiglio regionale del Veneto, commenta la nomina di Cittadella a Città veneta della cultura, titolo nato grazie alla nuova legge regionale 30 giugno 2021, n. 20, il cui primo firmatario è stato appunto il capogruppo leghista.
«Come da legge regionale, questa investitura permetterà a una delle città murate più belle d’Italia di avere una nuova occasione di visibilità e di crescita economica. Un progetto, questo, pensato proprio per valorizzare piccoli gioielli storici, artistici e culturali che purtroppo rimangono fuori dalle principali rotte turistiche. Attraverso il titolo di Città veneta della cultura, la Regione del Veneto sostiene le capacità progettuali delle città per fare in modo che si rafforzi la consapevolezza dell’importanza della cultura per la coesione sociale, l’innovazione e lo sviluppo economico delle nostre comunità. La commissione, che ha lavorato a titolo gratuito, ha esaminato i progetti presentati dalle tre candidate e che puntavano alla valorizzazione del patrimonio immateriale, delle tradizioni, della ricchezza manufatturiera e per opere di pubblica utilità. Alla città incoronata vincitore ora verranno assegnati 100mila euro: un contributo prezioso per risollevare la testa dopo la grave crisi del turismo dovuta alla pandemia. Una giornata importante, quindi, per tutti noi che abbiamo lavorato a lungo per arrivare a questo momento. Il nostro impegno, però, non è finito. Oggi è un punto di partenza, non di arrivo. Come consigliere regionale, e insieme all’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari, continuerò a portare avanti questo percorso, lavorando fianco a fianco con le comunità locali e le pro loco che svolgono da sempre un lavoro essenziale».