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PROGRAMMA POLITICO
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Politica regionale di coesione 2021-2027 – Favero (Lega-LV): «Con un ordine del giorno chiesto di prevedere un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale nel controllo e nel reindirizzamento nella progressiva attuazione di PR FESR e PR FSE+»
Pubblicato il 15 Febbraio 2022

Venezia, 15 febbraio 2022 – «Permettere al Consiglio regionale di svolgere fino in fondo il suo ruolo di controllo e di reindirizzamento nella politica di coesione 2021-2027: è questo l’obiettivo di un ordine del giorno alla Proposta di deliberazione amministrativa del PR FESR E PR FSE+ approvato oggi dall’aula consiliare. In questo modo il Consiglio potrà essere pienamente coinvolto in quello che sarà il più grande investimento di risorse su cui si giocherà il futuro della nostra Regione e dell’intera comunità veneta nella fase post pandemica». Con queste parole Marzio Favero, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta l’odg nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale del Veneto.

«Si deve considerare che la programmazione ha due caratteristiche: ha un approccio essenziale e flessibile perché, avendo un raggio di azione articolato nell’arco di sette anni, deve sapersi adeguare alle accelerazioni e alle trasformazioni della nostra società. E ha un approccio organico, perché nasce sulla base di una forte partecipazione territoriale, con audizioni delle associazioni di categoria e delle parti sociali andate avanti per ben due anni. La legge prevede che il Consiglio regionale svolga la funzione di sorveglianza, indirizzo e programmazione, anche tramite le sue Commissioni. L’ordine del giorno presentato dal presidente della Prima commissione Luciano Sandonà e dai consiglieri Alberto Villanova e Giuseppe Pan prevede quindi sostanzialmente alcune novità. Innanzitutto chiediamo alla Giunta regionale di informare regolarmente, con cadenza semestrale, il Consiglio sullo stato di avanzamento del percorso attuativo della programmazione comunitaria per consentire una migliore collaborazione tra Consiglio e Giunta. Inoltre impegniamo la Giunta regionale a prevedere la partecipazione di tre consiglieri, uno in rappresentanza della minoranza e due della maggioranza, alle sedute del Comitato di sorveglianza. Un coinvolgimento maggiore, quindi, rispetto al passato, quando a sedere nel Comitato era un unico consigliere. Infine si prevede l’individuazione di una struttura del Consiglio regionale, un gruppo di lavoro tecnico a supporto del politico, che svolga funzioni di raccordo con le strutture competenti della Giunta regionale. È essenziale assicurare un coinvolgimento del Consiglio nella progressiva attuazione del PR FESR E PR FSE+, un coinvolgimento che sia ispirato al principio democratico del leale confronto tra maggioranza e minoranza. Gli oltre 2 miliardi di euro che verranno investiti in politiche sociali, culturali, lavorative, di rigenerazione urbana, e che saranno poi integrate dai fondi messi a disposizione dal PNRR, rappresentano la vera partita della nostra amministrazione regionale, la sfida più grande per il futuro nostro e della nostra terra».