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Villanova (Lega-LV): «Prosek, un’Europa senza coraggio non chiarisce i diritti dei produttori veneti. Serve più trasparenza per scongiurare questa truffa»
Pubblicato il 17 Febbraio 2022

Venezia, 17 febbraio 2022 – «Tanto per cambiare, l’Europa non ha deciso né chiarito nulla, rimandando all’analisi delle obiezioni. Si parla tanto di chiarezza, di trasparenza, di tutela dei prodotti locali, ma poi, fatti concreti zero. Bruxelles prenda in mano con coraggio la tutela dell’agroalimentare e del nostro Prosecco e ristabilisca i diritti dei produttori di veder tutelato il loro lavoro, e dei consumatori di poter bere un prodotto di qualità. I Veneti tutti sono stanchi di questo teatrino». È questo il commento del presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova, alla discussione avvenuta quest’oggi a Strasburgo in merito al caso Prosek.

«Ho seguito con grande attenzione, questo pomeriggio, il dibattito al Parlamento Europeo, riunito a Strasburgo, sulla disputa tra Prosecco e il croato Prosek. Purtroppo la Commissione intervenuta in assemblea, non ha ancora sciolto le riserve, rimandando all’analisi delle dodici obiezioni che sono state presentate. Analisi che, a quanto si capisce, potrà protrarsi per alcune settimane. Il problema però è a monte: che senso ha impegnarsi e lavorare per la tutela di un prodotto, se poi la stessa Europa, che dovrebbe essere il massimo organismo di protezione, è la prima a permettere di copiare le denominazioni stesse? Oggi tocca al Prosecco, ma domani di chi sarà il turno?  Il fatto stesso che in aula non ci fosse il Commissario per l’Agricoltura ma Helena Dalli, Commissaria europea per l’eguaglianza, la cui competenza è completamente diversa, la dice lunga su quanto l’UE sia disposta a risolvere questa allucinante situazione. Non passa inosservato, poi, come per il gruppo dei socialisti sia intervenuto il deputato croato Picula, che ha difeso con grande enfasi il suo Prosek. Questo mi preoccupa non poco, perché la sua è la voce di uno dei gruppi più numerosi in Europa e in cui risiedono anche i parlamentari del PD. Mi auguro – conclude Villanova – che la sinistra di casa nostra non segua il suo rappresentate politico intervenuto in aula e sostenga con convinzione il Prosecco, l’unico ed autentico».