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Scatto e Villanova (Lega-LV): «Modifiche alla Legge sul Giorno della Memoria: conoscere non solo la Shoà, ma l’intera cultura ebraica, per sviluppare lo spirito critico dei nostri giovani ed evitare di ripetere gli errori del passato»
Pubblicato il 22 Marzo 2022

 Venezia, 22 marzo 2022 – «Tutelare e tramandare la Memoria e la Conoscenza in senso lato, ampliando il contenuto della Giornata della Memoria all’intera cultura ebraica, all’insegna di un semplice principio: conoscere per capire. Sono queste le basi della modifica della Legge regionale 5 del 2020, “Iniziative per la conoscenza della Shoà e per il Giorno della Memoria”, approvate all’unanimità oggi dal Consiglio regionale del Veneto». Francesca Scatto (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Sesta commissione e relatore in aula del provvedimento, e Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e primo firmatario della legge del 2020, spiegano con queste parole le modifiche cui l’aula consiliare oggi ha dato il via libera.

«Dopo due anni dall’entrata in vigore della legge, prima in Italia nel suo genere – continuano i due consiglieri regionali -, abbiamo messo di nuovo mano al testo per applicare alcune riflessioni derivate dall’esperienza. Ricordiamo che stiamo parlando di una legge nata per promuovere una conoscenza critica della persecuzione nazifascista e dello sterminio di sei milioni di ebrei e apprezzata sia dal punto di vista delle Comunità ebraiche, sia dalle scuole e dagli studenti. Purtroppo è arrivata in un periodo storico, quello della pandemia del Covid, che ha impedito di poterla far arrivare sul territorio come volevamo, con l’impatto che volevamo, ma sicuramente, nel momento in cui avremo la possibilità, questa sarà una legge che porterà la memoria della Shoah in tutte le scuole. Oggi più che mai c’è un estremo bisogno di mantenere viva la Memoria ed è importantissimo che si arrivi ai giovani. Ecco perché si tratta di una legge tanto più necessaria oggi, quando termini come “nazismo”, “sterminio”, “persecuzione” tornano purtroppo in auge a causa delle drammatiche notizie che ci arrivano dall’Ucraina. Se è vero che la Shoah è una tragedia che conserva, per fortuna, una sua unicità, è altrettanto vero che è compito di noi tutti fare in modo che le distruzioni del passato non tornino a riaffacciarsi sulla nostra Europa. Ciò che stiamo vedendo in questi giorni, purtroppo, ha delle ricorrenze dal punto di vista storico che fanno rabbrividire. Perché i giovani di oggi possano sviluppare una coscienza più profonda di ciò che è stato, abbiamo così proposto di ampliare il raggio di studio all’intera cultura ebraica, così radicata nelle radici della nostra Europa. Conoscere questa cultura è lo strumento più utile per disarmare le armi del pregiudizio e dell’odio raziale. E questa conoscenza non va limitata al solo 27 gennaio, Giorno della Memoria, ma va perseguita tutto l’anno. Per questo al centro delle modifiche c’è il supporto alla realizzazione di progetti, manifestazioni ed eventi finalizzati a conoscere la cultura e la tradizione ebraica, con particolare attenzione alla storia e ai luoghi dell’ebraismo in Veneto, anche in collaborazione con i centri studi e le Comunità ebraiche del Veneto. Sviluppare un senso critico attorno al fenomeno della persecuzione è fondamentale: solamente così si potranno capire le ragioni di chi ha combattuto lo sterminio e farle proprie, per evitare che gli errori e gli orrori del passato si ripetano».