Venezia, 22 aprile 2022 – «Chi ha definito gli imprenditori veneti come evasori fiscali e sfruttatori dovrebbe nominare con molta cautela la parola “Autonomia” in Veneto». Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, ribatte così alle dichiarazioni della collega di opposizione Vanessa Camani, intervenuta oggi sulla questione dell’Autonomia.
«L’unica persona che ha alzato bandiera bianca in Veneto, sull’Autonomia, è proprio la consigliera Camani, che già nel 2018, dopo il fallito tentativo del suo PD di boicottare il Referendum, si trovava con i suoi compagni di partito in incontri pubblici definendo sui volantini di invito il voto di due milioni di veneto “una farsa”. E, purtroppo per lei, la carta rimane. Ancora conserviamo questi volantini. Già il fatto che un esponente del PD definisca lo strumento più democratico del nostro Paese in con queste parole, la dice lunga sulla serietà delle proposte ora avanzate e sulla volontà di procedere fino in fondo sulla strada di questa riforma. Che ora poi, dopo anni di sabotaggi, sia proprio Camani a pretendere di dettare una linea sull’Autonomia, è quasi comico. Perché l’Autonomia che i Veneti vogliono si basa, soprattutto, su pilastri come il residuo fiscale e la sanità».
«E qui – aggiunge il presidente dell’Intergruppo – Camani dovrebbe spiegarci: andrà lei nei capannoni e tra i nostri artigiani, quelli che lei ha ripetutamente dileggiato, a dire che il Veneto rinuncia a tutti i soldi versati nelle casse romane? Sono sempre più convinto che le “proposte” del PD sull’autonomia, ribadite oggi dalla consigliera Camani, siano più ispirate al federalismo secondo De Luca, Presidente della Campania, che alle legittime aspirazioni del Popolo Veneto. È quindi cristallino e chiaro: il PD gioca la partita dell’Autonomia nella speranza di far perdere la Lega e soprattutto di non raggiungere questo obiettivo, non certo di far vincere i Veneti. Faremo di tutto per non dare loro questa soddisfazione», chiude Villanova.