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PROGRAMMA POLITICO
15/01/2025
Giro d’Italia Woman in Riviera del Brenta, Vianello (Lega – LV): “La tappa del Giro Woman del 10 luglio prossimo, la Mirano – Monselice, transiterà lungo la nostra splendida Riviera del Brenta”
Venezia, 15 gennaio 2025 - “Dopo la splendida tappa dello scorso anno del Giro d’Italia maschile, la Fiera di Primiero con arrivo a Padova e vinta dal belga Tim Merlier, con il transito tutto lungo la Riviera del Brenta, è ancora il nostro territorio, con i suoi splendidi corsi d’acqua e le sue bellezze storiche e artistiche ad essere protagonista. Stavolta a luglio vi transiterà il Giro d’Italia Woman”. Lo dice Roberta Vianello, consigliere regionale veneziana di Lega - LV, che da sempre sostiene lo sviluppo e la conoscenza della Riviera del Brenta. “La frazione del Giro d’Italia Woman scatterà da Mirano il 10 luglio prossimo, una tappa lunga 108 chilometri e che arriverà a Monselice. La carovana rosa del Giro donne entrerà nella Riviera del Brenta al chilometro 28,600 ad Oriago per poi attraversare Mira, Dolo, Sanbruson, Calcroci, Campagna Lupia e lasciare la nostra bellissima Riviera per entrare a Piove di Sacco, in provincia di Padova e arrivare a Monselice – prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Roberta Vianello -. La Riviera del Brenta sta investendo molto sul turismo ed il turismo lento per assaporare piano piano il nostro territorio come lo scorrere delle acque del Naviglio. Il ciclismo, sia maschile che femminile, è seguito in televisione da milioni di spettatori ed è in crescita esponenziale il movimento di praticanti, appassionati e cicloturisti. Quindi ben vengano tutti gli eventi che portano promozione al nostro territorio”, conclude la veneziana Roberta Vianello (Lega – LV), consigliere regionale.
15/01/2025
Giro d’Italia a Rovigo, Bisaglia (Lega – LV): “La tappa del 1946 che fece la storia d’Italia. La Rovigo – Trieste nel Giro vinto da Gino Bartali davanti a Fausto Coppi”
Venezia, 15 gennaio 2025 - “La tappa del Giro d’Italia che nel 1946 partì da Rovigo, segnò la storia del nostro Paese. Nel 1946 si usciva dal Secondo Conflitto Mondiale e il Giro d’Italia, sport nazionale all’epoca addirittura prima del calcio, vedeva l’Italia dilaniata e il ciclismo era in grado di riunire tutti. In pochi forse ricordano ciò che accadde in quel Giro d’Italia del 1946, ma Rovigo ebbe una parte davvero importante, oserei dire un passaggio fondamentale dell’Unità d’Italia, grazie anche alla vittoria di Gino Bartali davanti a Fausto Coppi, leggende dello sport mondiale. Basti ricordare che lo stesso Gino Bartali è stato nominato Giusto fra le Nazioni per aver salvato degli ebrei”. Lo ricorda Simona Bisaglia, consigliere regionale polesano di Lega – LV. “La tappa del Giro del 1946 con il via da Rovigo per arrivare a Trieste è rimasta impressa nei ricordi dei nostri anziani. La tappa sarebbe dovuta arrivare a Trieste. Ma nel 1946 con gli accordi di pace del 1946-47 le quattro grandi potenze ovvero Gran Bretagna, USA, URSS e Francia, istituirono il Territorio libero di Trieste (da Duino a nord, fino a Cittanova, sulla costa occidentale istriana), garantito dal Consiglio di sicurezza dell'ONU, che avrebbe dovuto nominarne il governatore. Quindi organizzare non solo un Giro d’Italia bensì un arrivo di tappa nel Territorio libero di Trieste comportava grosse difficoltà logistiche e organizzative. Anche perché il Giro del 1946 fu il primo del post-guerra. Ma la corsa rosa del 1946 viene soprattutto ricordata per i fatti di Pieris. Il 30 giugno 1946, durante la dodicesima tappa del Giro, Rovigo – Trieste, attivisti antitaliani favorevoli all’annessione di Trieste alla Jugoslavia bloccarono la carovana del Giro a circa 2 km a est di Pieris, in Friuli, con blocchi di cemento e bersagliando i corridori con lanci di chiodi e pietre. La per l’occasione polizia fece di tutto per disperdere i dimostranti che risposero invece con colpi di arma da fuoco. In quell’occasione l’organizzazione del Giro voleva dichiarare conclusa la Rovigo – Trieste a Pieris la tappa, con tempi eguali per tutti, ma diciassette corridori non ne vollero sapere. E, con a capo il corridore triestino, Giordano Cottur insistevano per raggiungere comunque Trieste. Decisero quindi di continuare la tappa in auto ed in bici, raggiungendo l’Ippodromo Montebello dove Cottur si aggiudicò con un arrivo simbolico, la Rovigo – Trieste. Insomma, a distanza di 79 anni da quei fatti, è bello ricordare con orgoglio che anche nello sport Rovigo ha fatto la storia”, conclude il consigliere regionale polesano di Lega – LV, Simona Bisaglia.
14/01/2025
Piano Turismo, Cestari (Lega – LV): “Veneto sul podio, nuovo Piano per confermare la storica vocazione e sviluppare nuove opportunità”
Venezia, 14 gennaio 2025 - “Il Veneto è la prima Regione turistica in Italia. E con il nuovo piano approvato oggi in Consiglio, noi intendiamo confermare ed aumentare questa positiva tradizione. Dalla cultura alla enogastronomia, dal turismo religioso a quello balneare al sistema dei fiumi: nella nostra Regione non c’è un segmento che non sia sviluppato. Il Piano Strategico del Turismo Veneto 2025-2027 approvato da questa assemblea oggi è il documento che traccia le linee future del settore turistico in veneto per i prossimi tre anni”. Così Laura Cestari, consigliere regionale di Lega – LV nell’illustrare il provvedimento votato in aula consiliare. “Il Programma si è posto l’obiettivo di individuare numerosi aspetti, dall’analisi dell'offerta e della domanda alle strategie dell'attività regionale fino ai criteri per la valutazione dell'impatto sulle risorse e le relative misure di protezione. Il documento, sviluppato di concerto con le associazioni di categoria, conferma un settore che in Veneto è in salute, tanto che già il 2023 ha segnato il pieno recupero dei livelli pre-pandemia, con 21 milioni di arrivi e 72 milioni di presenze. E nei primi nove mesi del 2024 la tendenza positiva è pure proseguita. Non che la cosa stupisca: il Veneto offre già oggi una grande scelta di destinazioni turistiche. I recenti investimenti effettuati dalla Regione, come sulle piste ciclabili o sul turismo fluviale, però, rappresentano nuove aperture su altri mercati e contribuiscono a sviluppare aree dove questo settore era un tempo meno sviluppato. Anche in questo settore, quindi, il Veneto non intende godersi i risultati ma guardare già avanti per capire dove e come fare meglio”, conclude Laura Cestari, consigliere regionale di Lega – LV.  

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