Venezia, 28 giugno 2022 – «Tutelare i prodotti tipici di alta qualità, proteggendo la filiera corta, il duro lavoro di tanti artigiani che con passione e fatica tramandano le vecchie tradizioni e valorizzano gli ingredienti del territorio, tenendo alto il nome dell’enogastronomia veneta e italiana in tutto il mondo. È con questi obiettivi che oggi abbiamo votato in aula consiliare una nuova legge regionale che vuole promuovere il gelato tradizionale, tutelando un prodotto artigianale all’insegna della sostenibilità e della qualità. Un aiuto concreto per tutti i mastri gelatai che a Longarone, nel nostro Veneto, si ritrovano per far conoscere le loro eccellenze». Alberto Villanova, presidente Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così l’approvazione della nuova legge, di cui è stato promotore e primo firmatario, da parte dell’aula di Palazzo Ferro Fini.
«Il nostro gelato veneto è un ambasciatore del nostro territorio – continua Villanova – e racchiude una tradizione che è fatta di lavoro e sacrificio. Parole che i Veneti conoscono molto bene e che spiegano le ragioni dietro tanta qualità di tutta la filiera, dalla materia prima, controllata e sicura, al prodotto finito, così tanto amato in ogni parte del mondo. Questa nuova legge regionale, che prevede una serie di linee guida e criteri per assicurare il mantenimento di un alto livello, la trasparenza della filiera e la sua sostenibilità, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda, andrà quindi di fatto a valorizzare i veri artigiani del gelato, dietro cui si nascondono ore e ore di lavoro portato avanti dagli allevatori, fornitori di latte e uova, dagli agricoltori, la cui frutta è ingrediente fondamentale, e per finire dai mastri gelatai che, con la loro fantasia e la loro tecnica, creano prodotti sempre diversi. L’innovazione è fondamentale in questo settore: per questo motivo il testo normativo lascia molto spazio alla formazione e all’aggiornamento dei gelatieri. La legge, inoltre, prevede standard specifici di qualità e permetterà anche di combattere quei finti artigiani abusivi che vendono prodotti non sicuri per la salute dei consumatori».