Venezia, 14 luglio 2022 – «Zanoni parla di flop perché lui, col suo PD, alle regionali del Veneto, se ne intende. La nuova Pedemontana è un’opera strategica: l’opera era richiesta da anni dal tessuto imprenditoriale locale, e farà risparmiare tempo prezioso alle aziende. Quel tempo che Zanoni, che di tempo invece ne ha da buttare via, fa perdere a tutti con polemiche lunari. Prima terminiamo l’opera, poi studieremo agevolazioni e riduzioni». Silvia Rizzotto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), Presidente della seconda commissione, risponde con queste parole al collega Zanoni sul tema Pedemontana.
«Zanoni è fuoriclasse indiscusso della polemica. Non avendo mai contributi costruttivi, ogni pretesto per lui è buono, meglio ancora se si tratta di temi strategici. Il territorio ove corre la Pedemontana è soddisfatto che vi sia quest’opera che per molti cittadini ed imprese è una grande opportunità per essere più competitivi e collegati, risparmiando tempo prezioso senza intasare i centri abitati. Zanoni omette però di dire alcune questioni importanti. Primo, che con il terzo atto aggiuntivo, ritenuto vantaggioso anche dalla corte dei conti, abbiamo evitato che la SPV restasse la più grande opera pubblica incompiuta in fase di realizzazione in Italia. La Regione Veneto, a differenza di altri, le sue responsabilità se le prende. Se fosse stato per il PD e soci, avremo un cantiere aperto a metà. I Veneti avrebbero voluto questo? Preferisco discutere sui costi dei pedaggi anziché vedere un cantiere incompiuto, una ferita nel territorio, questo sì un vero danno! Sui volumi di traffico, la polemica è lunare: l’opera non è nemmeno terminata. In nessun business plan di alcuna attività economica il rientro economico è previsto dopo un adeguato periodo. Zanoni dove vive? Quando la SPV sarà completata e messa in collegamento con le due autostrade, sarà davvero possibile verificare, sul campo, volumi di traffico e quant’altro, potremo analizzare dettagliatamente le proposte di agevolazioni sui pedaggi: farli ora, rischierebbe di sbagliare l’impatto, proponendo numeri sbagliati. E del resto, è per questo che Zanoni blatera ora: lui, con i risultati alle elezioni regionali del suo PD in Veneto, è campione assoluto di numeri sbagliati», conclude Rizzotto.