Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Torna alle news
Brescacin (Lega-LV): «Disabili, approvato all’unanimità il provvedimento di incremento quota sanitaria per le rette di Ceod e comunità alloggio»
Pubblicato il 14 Luglio 2022

Venezia, 14 luglio 2022 – «Grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in Quinta Commissione Sanità e Sociale del provvedimento di incremento della quota sanitaria per le rette dei servizi di semiresidenzialità e residenzialità per disabili. Si tratta in particolare dei Centri diurni CEOD, vale a dire i servizi territoriali diurni che forniscono un intervento a carattere educativo – abilitativo assistenziale, e delle Comunità alloggio, ovvero quei servizi rivolti ad adulti con disabilità privi di un nucleo familiare che possa fornire assistenza e che proprio della famiglia mantengono l’organizzazione, per permettere di raggiungere due obiettivi fondamentali, l’autonomia e la vita di relazione». A darne notizia è Sonia Brescacin (Intergruppo Lega – Liga Veneta), presidente della Quinta commissione consiliare.

«Attualmente in Veneto vi sono 1834 posti accreditati per Comunità-alloggio, 1383 posti accreditati per RSA disabilità, 305 posti accreditati nei centri regionali per le gravi disabilità e 6195 posti accreditati nei centri diurni, per un totale di 9.717 posti accreditati e 9.952 utenti. Questo provvedimento – prosegue Brescacin – è importante perché si basa su una analisi dei bisogni da parte della Direzione Sociale della Regione del Veneto realizzato grazie a un sistema di misurazione della presenza di utenti nei vari servizi e della loro gravità punto di partenza. Ciò che ne emerge è che il Veneto ha un sistema di risposta articolato in maniera corretta per rispondere ai diversi bisogni. Con questo provvedimento recepiamo quello che il DPCM 2017 ha proposto per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza sanitaria rivolti all’area della disabilità. È significativo non solo perché si dà risposta agli incrementi contrattuali degli ultimi anni, ma anche perché lo si fa con effetto retroattivo dall’inizio dell’anno, impostando un intervento finanziario strutturale che dà stabilità nel tempo. Il provvedimento, infatti, coprirà un arco temporale di tre anni e proseguirà anche oltre. Quanto votato oggi si inserisce in un più ampio disegno di rivisitazione della programmazione in ambito di disabilità, nel solco del Piano Socio sanitario veneto 2019-2023 che apre alla prospettiva di ripensamento dei servizi in una logica di filiera delle unità di offerta. Ciò significa che viene superata l’impostazione a silos, stimolando la capacità di trovare soluzioni sempre più personalizzate, rivisitando il sistema di valutazione dei singoli soggetti, di accreditamento dei servizi e degli standard organizzativi, anche tenendo conto delle novità che arriveranno con la legge delega statale che prevede il percorso ed il progetto di vita personalizzato e i cui decreti attuativi usciranno a breve. Il voto all’unanimità di oggi dimostra il grande lavoro fatto negli scorsi mesi, ascoltando il territorio e recependone le esigenze. Un grande lavoro per cui ringrazio l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin e il Direttore della Direzione dei Servizi Sociali Pierangelo Spano».