Venezia, 22 novembre 2022 – «Una legge per sburocratizzare e velocizzare la realizzazione di opere pubbliche degli enti locali, chiarendo i procedimenti, semplificando le pratiche, dimezzando i tempi e velocizzando i tempi per il conferimento degli incarichi di collaudatore dei lavori pubblici di competenza dell’Amministrazione regionale. È a queste esigenze che risponde la legge approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto e che va a modificare e modernizzare una legge del 2003, rendendola più rispondente alle esigenze attuali». A spiegare con queste parole quanto votato oggi dall’aula consiliare è il relatore della legge Marco Zecchinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, promotore proprio dell’articolo per velocizzare le opere pubbliche inserito nel disegno di legge della Giunta Regionale.
«Come già anticipato, la legge agisce su due fronti – continua il consigliere -: innanzitutto rende più snello e veloce il conferimento degli incarichi dei collaudi, superando gli aspetti più macchinosi della vecchia legge e rendendo più agevole la procedura di scelta dei collaudatori responsabilizzando gli uffici in linea con le più recenti normative nazionali. Il secondo aspetto da sottolineare, poi, è un riordino della normativa che riguarda la realizzazione di opere pubbliche in aree non già individuate dal piano urbanistico, per la dichiarazione di pubblica utilità e che, magari, richiedevano espropri. Fino ad ora, per realizzare questo tipo di interventi, si doveva quasi sempre ricorrere a una apposita variante urbanistica, un passaggio che allungava notevolmente i tempi, dal momento che solo per la parte urbanistica servivano già 60 giorni tra deposito e attesa di eventuali osservazioni, tempi cui si sommavano quelli per l’ottenimento dei vari pareri e autorizzazioni e quelli di procedure parallele. Ora, con la modifica, basta un ben più veloce passaggio in Conferenza dei servizi: in questa sede si possono acquisire le autorizzazioni necessarie sul progetto e sulla variante. Il parere positivo della Conferenza rappresenta l’adozione di variante urbanistica, che già dopo 30 giorni potrà essere approvata. Un cambiamento che dimezza i tempi del procedimento e che quindi era atteso con ansia dagli enti pubblici che, così, possono non solo rendere più veloci i lavori pubblici, ma anche semplificare notevolmente le procedure, migliorando e rendendo più efficiente la gestione amministrativa e del personale».