Venezia, 11 gennaio 2023 – «Questa mattina, nel corso della seduta dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della legalità, abbiamo incontrato nella sede del Consiglio regionale del Veneto Giancarlo Caselli, direttore del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nel settore agroalimentare di Coldiretti, e Marina Montedoro, direttore di Coldiretti Veneto. Con loro abbiamo avuto modo di approfondire le problematiche legate alle infiltrazioni criminali nei settori agricolo e agroalimentare, con un focus particolare legato ai pericoli per le imprese venete. Un tema quanto mai attuale, considerato il peso del settore agroalimentare per la nostra regione, e le nuove tipologie di frodi che sfruttano il buon nome di prodotti agroalimentari di eccellenza di cui il Veneto è ricchissimo. Un incontro che testimonia ancora una volta come l’attenzione dell’amministrazione regionale su questo fronte sia altissima, così come pure il suo impegno per tutelare un vero tesoro di qualità». A dirlo, al termine dell’incontro, è Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e vicepresidente della Quarta commissione consiliare che, tra le diverse competenze, si occupa di legalità.
«Il Veneto, in base al 7° Censimento generale dell’agricoltura dell’Istat riferito all’anno 2020, vanta 83.017 aziende agricole, il 7,3% di tutte le aziende agricole italiane. Si tratta, principalmente, di aziende piccole o piccolissime, con una superficie media di 5 ettari. Per questa particolare conformazione, quindi, le imprese sono sì particolarmente esposte al rischio di infiltrazioni criminali, ma sono anche le custodi del territorio e le ideali sentinelle della legalità. Per questo l’attenzione deve essere particolarmente alta, e l’attività di diffusione di una cultura della legalità, in modo particolare tra le piccole e medie imprese agricole, deve essere costante. Il pericolo di frodi, legati al cosiddetto italian sounding, vale a dire lo sfruttamento e l’imitazione del made in Italy, ma anche all’indebita percezione di contributi pubblici, principalmente comunitari, è sempre più elevato e richiede un’attenzione costante. Per combattere questi fenomeni, è essenziale mantenere vivo un coordinamento di azioni tra associazioni di categorie, sindacati e pubbliche amministrazioni, per portare avanti iniziative unificate su questo fronte. La Regione del Veneto continua a portare avanti il proprio impegno, sostenendo l’Osservatorio Agromafie. E lo dimostra anche il lavoro di Avepa, l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, che ha festeggiato nel 2022 i 20 anni di attività e che, fino ad ora, attraverso lo svolgimento di specifiche attività di vigilanza e controllo sul sistema delle erogazioni in agricoltura, ha erogato circa 12 miliardi di euro di contributi. Un’attività che dimostra come forme di controllo sono possibili e che evidenziano la dedizione della nostra amministrazione regionale su questo fronte».