Venezia, 18 gennaio 2023 – “Ho depositato una mozione nella quale chiedo l’impegno da parte della Giunta regionale del Veneto di farsi portavoce presso il Governo affinché la bozza della direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia venga modificata. Gli obiettivi finali di efficientamento energetico e di riduzione dei consumi non devono venire perseguiti solo attraverso obblighi di difficile e immediata attuazione, bensì promuovendo e sostenendo ulteriori incentivi economici e percorsi effettuati con maggiore gradualità”. Così il consigliere regionale di Lega – LV, il padovano Giulio Centenaro in merito all’ultima direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili.
“Nessuno discute che la svolta green sia doverosa nei confronti della tutela dell’ambiente ma è anche vero che l’obbligo di efficientamento energetico degli edifici potrebbe comportare elevati costi da sostenere, costi che ricadrebbero in modo pesante nelle tasche dei cittadini. Basti pensare ai costi per la sostituzione di infissi, porte e finestre, caldaie più moderne, termostati intelligenti sui radiatori o per interventi sull’involucro dell’abitazione – conferma il consigliere di Lega – LV, Giulio Centenaro -. Vi è inoltre il rischio che, una volta approvata la direttiva europea e recepita nell’ordinamento nazionale, il valore delle abitazioni che non rispettano i requisiti della direttiva si riduca notevolmente. E l’abbassamento del valore delle abitazioni comporterebbe a questo punto comportare una riduzione della ricchezza delle famiglie italiane visto che l’investimento immobiliare del risparmio è una pratica molto diffusa in Italia. E ancora, la direttiva europea non lascia agli Stati membri sufficiente flessibilità per adattarsi al contesto nazionale, per valutarne la fattibilità, le necessità economiche e verificare la capacità finanziaria dei proprietari”. Inoltre, per il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro, che nella mozione riporta i dati dell’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili: “Su 12,2 milioni di edifici residenziali, più di 9 milioni “non sarebbero in grado di garantire le performance energetiche indicate dalle nuove normative e soprattutto nei tempi brevi previsti” mentre il 74% degli immobili italiani è stato costruito prima che entrasse in vigore la normativa sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica – conclude Centenaro (lega – LV) – in Italia, nei centri storici, ci sono moltissimi immobili storici che non hanno un vincolo puntuale e dunque per questi non è possibile applicare l’esenzione. Chiedo quindi che si agisca con celerità sulle modifiche a questa nuova direttiva europea”.