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Acqua, Michieletto, Vianello, Boron (Lega – LV): “Dobbiamo risparmiare acqua e considerarla un bene vitale. Ma dobbiamo anche recuperare quella piovana. I nostri progetti di legge vanno in questo senso”
Pubblicato il 19 Gennaio 2023

Venezia, 19 gennaio 2023 – “L’acqua sarà il petrolio del futuro, il bene più prezioso”. Lo affermano i consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto, Roberta Vianello e Fabrizio Boron, dopo la presentazione in Seconda Commissione due progetti di legge, il 163 per la “Disciplina della acque meteoriche: gestione e interventi atti a mitigare gli effetti di siccità e precipitazioni intense” e il 161 per “Disciplina per la raccolta e l’utilizzo dell’acqua piovana”. “Alla luce della ciclicità delle variazioni climatiche è urgente prevenire gli effetti della siccità e mitigare i danni causati da maltempo che, con frequenza, colpiscono i nostri territori. L’acqua è un bene da preservare e da incanalare in bacini idrici, funzionali al bene dei nostri territori. E l’acqua potabile non può più essere sprecata per usi non umani, come lavare le auto o i parcheggi dei camion, l’annaffiare orti o giardini e così via”. E’ questo il senso dei due Pdl firmati da Gabriele Michieletto, Roberta Vianello e Fabrizio Boron di Lega – LV, sulla gestione delle acque meteoriche per trattenere più acqua possibile sui terreni in caso di precipitazioni atmosferiche e fare riserva d’acqua in caso di siccità e sull’utilizzo di acqua piovana a scopi non umani. “L’acqua che cade al suolo in quantità enormi e improvvise deve essere incanalata per farne riserva preziosa, evitando danni di grave entità a centri abitati, colture agricole, aree produttive e strutture. Le azioni da intraprendere per mitigare entrambi i problemi – spiegano i consiglieri di Lega – LV, Gabriele Michieletto, Roberta Vianello e Fabrizio Boron, – vanno dal trattenere più acqua possibile sul territorio, rallentandone la corsa verso i canali e agire attraverso il drenaggio dei fiumi, il tutto con opere urbanistiche finalizzate alla conservazione delle acque meteoriche che poi possono essere utilizzate per gli scopi più comuni rispetto allo spreco che si fa dell’acqua potabile. Sarebbe il caso di ripensare dopo 60 anni, all’eventualità di realizzare dighe serbatoio, per contenere acqua dolce e producendo così energia ovviamente di farlo sulla base delle esperienze, anche drammatiche, che abbiamo vissuto. La tragedia del Vajont, ad esempio, non ci deve mai far dimenticare come un’opera, se studiata male o peggio, realizzata in un luogo inadatto, può diventare un’arma terribile”, concludono i consiglieri regionali di Lega – LV, Michieletto, Vianello e Boron.