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Giornata della Memoria, Scatto (Lega – LV): «L’indicibilità della Shoah e il dovere di dire e conoscere l’indicibile. La Giornata della Memoria a Palazzo Ferro Fini».
Pubblicato il 25 Gennaio 2023

Venezia, 25 gennaio 2023 – «I ragazzi sono il nostro futuro e deve crescere in loro la consapevolezza di avere un grande compito, ovvero quella della testimonianza. Non devono mai rimanere privi della conoscenza e devono continuare ad apprendere ciò che è accaduto solo pochi decenni fa». Momenti di grande emozione e testimonianze forti, quelli della Giornata della Memoria, dedicata alla Shoah e promossa dalla Commissione Cultura presieduta da Francesca Scatto (Lega – LV). «L’indicibile della Shoà ed il dovere civile di conoscere e far conoscere. Un ossimoro?”, è questo il tema della riflessione che ho voluto promuovere con fermezza anche quest’anno, per rafforzare la forza e la memoria del ricordo. Perché, anche quando se ne andrà l’ultimo testimone in vita, rimanga la “testimonianza” di ciò che è accaduto, ovvero l’indicibile, per il quale non ci sono parole “umane” adatte a spiegarlo – ha illustrato ancora Francesca Scatto (Lega -LV) presidente della Sesta Commissione -. Ho scelto come fil rouge per onorare la Giornata della Memoria, una frase di Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, tratta dal suo libro ‘Parole di straniero’: ‘Voi che non eravate sotto il cielo di sangue, non saprete mai che cos’era. Anche se leggete tutte le opere, anche se ascoltate tutte le testimonianze, resterete dall’altra parte del muro’. E pur consapevoli dell’orrore indicibile della Shoà, crediamo che conoscere con profondità storica gli abissi in cui è precipitata l’umanità sia il primo passo per tener viva la memoria e per creare una consapevolezza condivisa della dignità di ogni persona e del profondo valore di ogni cultura, unico antidoto al riproporsi di crimini contro l’umanità». Il Veneto è fra le poche regioni italiane, è bene ricordarlo, che ha approvato una legge, la numero 5 del 3 febbraio 2020 dedicata ad iniziative sulla memoria della Shoah e lo studio della storia e cultura ebraica promuovendo iniziative volte a sensibilizzare su quanto accaduto soltanto 80 anni fa. E proprio in quest’ ottica hanno presenziato a Palazzo Ferro Fini anche i rabbini delle comunità ebraiche presenti in Veneto, quelle di Venezia, Padova e Verona. Gli stessi rabbini hanno offerto riflessioni di altissimo livello emozionale e culturale raccontando non solo gli orrori vissuti dalle generazioni che li hanno preceduto ma anche l’importanza della cultura storica ebraica presente nel nostro Paese e in particolare in Veneto. «Il Veneto, terra accogliente, ci ha sempre offerto ospitalità ma invitiamo oggi più che mai i ragazzi, a saper studiare la Storia – hanno illustrato i rabbini -. A mantenere la viva la Memoria della Shoah, di quanto vissero sulla propria carne l’indicibile, anche quando gli ultimi testimoni di questi orrori saranno scomparsi».