Venezia, 14 febbraio 2023 – «Approvata in Consiglio regionale del Veneto la mia mozione sull’Eco Museo del Vino internazionale con sede a Verona. L’istituzione di ecomusei riguardanti la cultura vitivinicola non rappresenta una novità assoluta sul piano internazionale: in altre regioni d’Europa, celebri per la loro produzione vitivinicola di eccellenza, sono state istituite esperienze museali dedicate. Basti pensare alla “Città del Vino” di Bordeaux in Francia, al “World of Wine” a Oporto in Portogallo e Vivanco a Briones in Spagna. Tornando alla nostra regione, nel Veneto il vino e la vite sono a tutti gli effetti parte integrante della cultura e della storia del territorio, inarrivabili interpreti di quelle tradizioni e tipicità locali che contraddistinguono il variopinto mosaico culturale di cui è composta la nostra regione – illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi -. Il Veneto infatti può vantare nei confronti delle altre regioni italiane una cultura enologica identitaria, che affonda le proprie radici in quella varietà di territori a loro volta indiscussi protagonisti delle produzioni vitivinicole di eccellenza, che rendono celebre e conosciuta la nostra regione in tutto il mondo. Una eterogeneità di produzioni imprescindibilmente connesse tra loro, le quali costituiscono un traino economico di fondamentale importanza, in grado di assicurare al Veneto i vertici della classifica per produzione del vino». Nella mozione viene ricordata la legge regionale n. 17/2019, che prevede la possibilità, da parte della Giunta regionale, di promuovere e disciplinare gli ecomusei e la loro istituzione sul territorio, come organizzazioni culturali connotate da identità geografiche, da peculiarità storiche, paesaggistiche e ambientali visibili nei patrimoni di cultura materiale e immateriale espressi dalle comunità locali. Inoltre nella legge regionale n. 19/2020 si parla di iniziative per la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica veneta e l’istituzione di ecomusei del vino e patrocinio regionale ad associazioni operanti per la cultura del vino. «Nella mozione che ho presentato e sottoscritta dall’intero Consiglio Regionale– sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Corsi – viene chiesto che la Giunta si impegni a farsi parte attiva in ogni sede, al fine di sostenere ogni modalità e misura possibile per la realizzazione dell’ecomuseo internazionale di Verona (MuVin), anche attraverso il coinvolgimento di enti regionali come Veneto Agricoltura – Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore primario. Perché a Verona? Perché la provincia di Verona si conferma come una delle province di riferimento in tutta Italia anche nella produzione del vino, grazie a una produzione che si attesta oramai da due anni (2020-21) a circa 3 milioni di ettolitri, se non oltre. E anche perché a Verona si svolge ogni anno una manifestazione di richiamo internazionale per la promozione del vino e della sua cultura, ovvero il Vinitaly. Il vino in sostanza, e con esso la cultura che ci gravita attorno, anche grazie all’istituzione di un Ecomuseo del Vino, deve diventare sempre di più baricentro economico veneto e traino anche per i flussi turistici nella nostra regione, attirati dall’indotto enologico che il vino stesso è in grado di creare. L’Ecomuseo del Vino oltre ad attirare migliaia di turisti diventerà un importante punto di riferimento per rafforzare la presenza strategica di Vinitaly a Verona. Inoltre non sarà solamente un museo fine a sé stesso ma diventerà uno dei principali “hub” di promozione dell’enoturismo a livello nazionale. E il tutto servirà a far ancor più da traino all’indotto enogastronomico, diventando così un rafforzativo affinché il Vinitaly continui a radicarsi sempre più a Verona» conclude il consigliere Corsi.