Venezia, 9 marzo 2023 – «Nel corso della seduta della Quinta commissione di oggi abbiamo avuto, come graditi ospiti, i rappresentanti regionali dell’Ente Nazionale Sordi, il presidente Maurizio Drago, il vicepresidente Antonio Pellegrino e il consigliere Emanuele Arzà: un’occasione per migliorare ulteriormente i processi di inclusione delle persone sorde, con l’obiettivo di garantire loro uguali opportunità, strumenti, formazione e competenze necessarie per poter evitare forme di marginalizzazione e penalizzazione ingiuste». A renderlo noto, al termine della seduta, è Sonia Brescacin, consigliere regionale Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione.
«L’ENS ha sempre dimostrato un impegno costante nel mettere in campo azioni a supporto della persona attraverso molte vie, gli sportelli informativi, il segretariato sociale, le nuove tecnologie, i percorsi di integrazione e valorizzazione delle azioni di sostegno alle persone in condizioni di bisogno, la collaborazione con le scuole al fine di favorire l’inserimento e l’integrazione e l’inclusione scolastica, i corsi di formazione e specializzazione di operatori tecnici della comunicazione e interpreti LIS, e l’interazione con le imprese in un’ottica di valorizzazione delle abilità professionali al fine di favorire l’integrazione lavorativa dei sordi. Ed è attraverso il dialogo con enti così radicati ed al servizio del territorio che la Regione ha intrapreso il percorso che ha portato, dapprima, all’approvazione della legge regionale 11/2018 per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile e, poi, alla predisposizione di piani triennali ed annuali in attuazione della norma. Una norma regionale, ricordiamo, che ha preceduto il ben tre anni il riconoscimento nazionale della lingua italiana dei segni e della lingua italiana dei segni tattile. Il percorso avviato dalla Regione è saldamente strutturato e centrato al superamento delle barriere nella comunicazione attraverso la diffusione dell’uso della LIS e della LiST, implementando l’utilizzo delle tecnologie e favorendo così l’interazione della persona con disabilità uditiva con il suo ambiente di vita. Un aspetto che si è rivelato fortemente decisivo in molte situazioni, soprattutto durante la pandemia, quando le mascherine hanno davvero reso difficile la comunicazione. Su questi aspetti si concentra dunque l’azione regionale, che rimane sempre aperta al confronto, come nell’occasione odierna – conclude Brescacin -, puntando a promuovere iniziative che migliorino continuamente la qualità della vita delle persone direttamente interessate e dell’intera comunità».