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Brescacin e Sandonà (Lega-LV): “Nuovi Ambiti Territoriali Sociali: una rete coordinata di enti locali per dare risposte alle nuove esigenze dei cittadini. Ascoltati i rappresentanti del territorio”
Pubblicato il 30 Maggio 2023

 Venezia, 30 maggio 2023 – “Rappresentanti delle Conferenze dei Sindaci delle Ulss venete, Comuni capofila degli ATS attuali, Anci, UPI, enti del Terzo settore, parti sociali: tutti loro oggi si sono susseguiti in Consiglio regionale dove si è svolta la seduta in sede congiunta di Prima e Quinta commissione consiliare per l’istituzione dei nuovi Ambiti Territoriali Sociali (ATS), il nuovo fulcro della programmazione, pianificazione, coordinamento e gestione della funzione socio-sanitaria. Un sistema vincente, sul modello del Piano Socio Sanitario veneto”.

Sonia Brescacin e Luciano Sandonà, rispettivamente presidenti della Quinta e della Prima commissione consiliare, entrambi consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commentano così la lunga giornata di audizioni in Commissione per il disegno di legge che riconosce gli Ambiti Territoriali Sociali.

“Quello di oggi – spiegano i due presidenti – è stato un momento fondamentale di incontro per delineare la nuova organizzazione che consoliderà e rafforzerà la rete sociale dei Comuni, confermando un percorso già avviato da 40 anni e che, in questi decenni, ha portato grandi risultati attraverso una gestione integrata del sistema sociale con quello sanitario. Una scelta che ancora oggi continua a confermarsi lungimirante e adatta per fornire ai cittadini la migliore assistenza possibile sotto tutti i punti di vista”.
“I nuovi ATS saranno organizzazioni intercomunali – continuano Brescacin e Sandonà –: questo significa, da una parte, che i Comuni avranno gli strumenti per realizzare i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), e dall’altra, attraverso una visione che travalica i confini dell’amministrazione locale, verranno superate le difficoltà legate alla frammentazione dei servizi, facilitando il monitoraggio dei servizi offerti. Inoltre, la gestione associata degli ATS permetterà di accedere a finanziamenti europei, nazionali e regionali, sbloccando così ulteriori servizi. quello di oggi è stato un importantissimo e proficuo momento di confronto. Gli enti locali si troveranno in una posizione ideale per avere un ruolo centrale nella promozione di un nuovo welfare, e affronteranno una triplice sfida: saranno facilitatori dell’innovazione, promotori di un cambiamento profondo e di lungo periodo nel welfare, e nuovi garanti dei diritti sociali. Nel contesto socio-economico in cui viviamo, i bisogni dei cittadini sono sempre più complessi e il sistema pubblico deve cambiare per rispondere adeguatamente. Per questo si crea una rete tra i vari soggetti coinvolti nell’erogazione dei servizi che promuova la partecipazione nel sistema integrato degli enti del Terzo settore e del privato sociale.
L’obiettivo di questo nuovo sistema sociale è strutturare un progetto per la persona che permetta di essere autonoma, con una casa, un lavoro, e non basato essenzialmente sull’assistenzialismo. Con questo progetto di legge, quindi, la Regione dota i Comuni di una struttura sovracomunale forte in grado di affrontare e gestire le nuove sfide, promuovendo una visione condivisa e omogenea nell’adozione di strategie di prevenzione, promozione e sviluppo di un preciso territorio, creando rete con tutti gli altri attori che operano nella comunità, con un unico referente cui il cittadino può rivolgersi per la risoluzione di esigenze complesse. Diversi gli strumenti per la concertazione previsti il Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali, con le linee di programmazione sociale, il Piano di Zona, la Rete regionale per la gestione associata e l’inclusione sociale, composta dagli assessori regionali, dai Presidenti dei Comitati dei sindaci di Ambito, dai Direttori degli ATS e dai dg delle ULSS, e la Rete territoriale per la gestione associata e l’inclusione sociale, sede privilegiata di informazione e consultazione per la pianificazione zonale. Una risposta quindi coordinata a tutte le nuove esigenze dei cittadini, con una innovativa pianificazione associata e intercomunale per rendere gli enti locali protagonisti”.