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Tragedia Brenta, Centenaro (Lega – LV): “Chiudiamo l’accesso alle persone nel tratto pericoloso delle rive del Brenta tra Campo San Martino e Piazzola sul Brenta. Troppe tragedie ma la gente deve rispettare i divieti”
Pubblicato il 15 Luglio 2024

Venezia, 15 luglio 2024 – “È urgente inibire ai cittadini la spiaggetta sul fiume Brenta dove anche ieri hanno trovato la morte per annegamento due ragazzi. Sono vicino alle famiglie per la scomparsa dei due ragazzi, il cingalese Ramesh Ganegedara, 23 anni, residente a Padova e ospite di una coop e Cristoiu Bogdan, 29 anni, romeno di Villanova di Camposampiero che si è tuffato generosamente nelle acque del Brenta per salvare il cingalese e il cui corpo è stato recuperato stamattina. Ennesimo dramma che consuma sulle rive del Brenta”, lo comunica il consigliere regionale padovano di Lega – LV, Giulio Centenaro. “Purtroppo, le acque del Brenta come tutti i fiumi del Veneto sono pericolose e insidiose. La tragedia avvenuta ieri sulle sponde del fiume, tra Campo San Martino e Piazzola sul Brenta non è l’unica. Quello è punto particolarmente pericoloso a causa di buche e vortici e mulinelli che si formano sott’acqua e trascinano a fondo anche i più esperti nuotatori. In quella spiaggetta dove tanti padovani si fermano a prendere il sole e trovare refrigerio nell’acqua dalla canicola estiva ci sono numerosi cartelli con divieto di balneazione ma non vengono mai rispettati. E dovrebbero essere chiaro a tutti l’altissima pericolosità di quel tratto del fiume Brenta. Ho predisposto una mail urgente all’assessore Gianpaolo Bottacin con la richiesta di far inibire quel tratto di fiume alla balneazione chiudendolo al pubblico, così come sottolineato anche dal collega Luciano Sandonà, Presidente Prima commissione e dall’amministrazione comunale di campo san Martino. E’ necessario chiudere l’accesso impedendo alle persone di accedervi”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro.