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Pan (Lega – LV): “Stop alla copertura del volto nei luoghi pubblici: sicurezza e integrazione al primo posto”
Pubblicato il 21 Febbraio 2025

Venezia, 21 febbraio 2025 – “Ho depositato una risoluzione volta a garantire il rispetto del divieto di copertura del volto e del capo nei luoghi pubblici. Una misura che si inserisce nel solco delle normative già adottate in altri Paesi europei, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza pubblica e favorire l’integrazione”.

Sono le parole di Giuseppe Pan (Lega – LV).

“Questa iniziativa – spiega Pan – si fonda su un principio chiaro: nei luoghi pubblici e istituzionali è fondamentale che ogni cittadino sia identificabile. Questo è un presupposto basilare per la sicurezza e l’ordine pubblico. Il divieto di coprire il volto, già previsto dal nostro ordinamento, deve essere applicato in maniera rigorosa e senza ambiguità”.
La risoluzione richiama l’attenzione sulle normative già vigenti in Veneto, come il Regolamento regionale n. 2 del 2017, e si ispira alle legislazioni adottate in Francia, Belgio, Austria, Danimarca, Paesi Bassi, Svizzera e altri Stati europei, che hanno introdotto divieti analoghi per ragioni di sicurezza e di integrazione sociale.
“Non si tratta di una questione religiosa, ma di una necessità di ordine pubblico e convivenza civile – prosegue Pan – chi sceglie di vivere nel nostro Paese deve rispettarne le regole e i valori fondamentali. La stessa giurisprudenza europea, a proposito del velo islamico, ha riconosciuto che lo Stato può limitare la libertà di manifestare una religione se l’uso di quella libertà ostacola l’obiettivo perseguito di tutela dei diritti e delle libertà altrui, l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica”.
Con questa risoluzione, il Consiglio regionale del Veneto esorta il Governo e il Parlamento ad adottare misure legislative che vietino l’utilizzo di burqa e niqab nei luoghi pubblici e nelle scuole, valutando anche l’estensione del divieto ad altri capi che impediscono il riconoscimento della persona.
“Mostrare il volto nelle scuole – aggiunge Pan – non è solo una questione di sicurezza, ma anche di integrazione. Il contatto visivo e la piena riconoscibilità facilitano l’interazione tra studenti e docenti, aiutano a creare un ambiente scolastico più inclusivo e rafforzano il senso di appartenenza alla comunità. La scuola deve essere un luogo di crescita e di condivisione, dove il riconoscimento reciproco e la trasparenza siano alla base della convivenza.”

“Vogliamo uno spazio pubblico neutrale, sicuro e aperto al dialogo – conclude Pan – dove l’identità di ogni individuo sia riconoscibile e dove l’integrazione sia reale e non di facciata.”
Il documento sarà trasmesso ai Presidenti della Camera e del Senato, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai parlamentari eletti in Veneto, affinché il tema venga portato all’attenzione del Governo nazionale.