Venezia, 17 aprile 2025 –“Di fronte a una vicenda tanto grave come quella accaduta a Padova, non si può restare in silenzio. Un uomo appena uscito dal carcere, accusato di stupro con gravi indizi a suo carico, viene rimesso in libertà con l’unico vincolo di un braccialetto elettronico. È sconcertante”.
A dichiararlo è Elisa Cavinato, consigliera regionale del Veneto dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, che interviene con fermezza sul caso che ha visto protagonista Bytyqi Diar, cittadino kosovaro irregolare sul territorio italiano, indagato per violenza sessuale ai danni di una donna di 37 anni.
“La stessa giudice – sottolinea Cavinato – parla di “indole violenta”, riconosce la credibilità della vittima, cita testimonianze e prove coerenti, optando per una misura cautelare che definire blanda è un eufemismo. Io ho il massimo rispetto delle Leggi, ma una scelta così è difficile da capire e ancora di più da accettare”.
“Non solo – aggiunge Cavinato – ci troviamo di fronte a un soggetto irregolare, recidivo, appena scarcerato, e già protagonista di un nuovo, gravissimo episodio. È evidente che certi individui non possono e non devono avere spazio nel nostro Paese. Bene ha fatto il Questore a richiedere il rimpatrio immediato: questi delinquenti non sono risorse”.
“La tutela delle donne – conclude Cavinato – passa dai fatti, dalle azioni e dalle decisioni giudiziarie. Chi stupra, è pericoloso o recidivo va punito con severità. Il fatto, poi, che in questo caso parliamo di un irregolare, aggrava ulteriormente la situazione. Chi si trova a casa nostra senza diritto deve essere espulso immediatamente, anche e soprattutto per evitare che si macchi di altri reati”.