Brescacin (Lega – LV): «Valorizzazione dei caregiver familiari, in Quinta commissione il mio pdl per sostenere una categoria silenziosa che svolge un compito essenziale e difficilissimo»
Venezia, 13 marzo 2025 - «Prendersi cura di chi si prende cura degli altri: è lo scopo del mio progetto di legge “Norme per la valorizzazione e il sostegno del caregiver familiare e delle persone che assistono volontariamente un familiare», che oggi ho presentato in Quinta commissione familiare. Stiamo parlando di una categoria silenziosa che, in base alle ultime indagini ISTAT, conta 7,3 milioni di persone, in prevalenza donne. Un lavoro sfibrante, il loro, che metto spesso a rischio il loro diritto alla salute, al riposo, alla vita sociale, alla realizzazione personale, al lavoro. Questo progetto di legge vuole facilitare loro la vita, sollevandoli di alcune preoccupazioni e affiancandoli nella preparazione per l’insostituibile ruolo di cura che svolgono, formandoli e fornendo loro gli strumenti più adatti per aiutare i loro cari». Sonia Brescacin, presidente della Quinta commissione consiliare e consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, spiega così il suo progetto di legge di cui è iniziata oggi l’illustrazione in Quinta commissione.
«Il caregiver spesso si sente molto solo, stritolato tra gli obblighi della vita lavorativa e sociale e quelli di cura del proprio caro. Per permettere di conciliare i due aspetti, la legge promuove intese con le associazioni datoriali diretti a favorire una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro e nella scelta della sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere. E avendo tempi sempre strettissimi, abbiamo pensato di rilasciare una tessera di riconoscimento come caregiver familiare, per consentire forme di priorità nel disbrigo di pratiche amministrative svolte nell’interesse dell’assistito e del caregiver familiare. Inoltre, il pdl vuole favorire accordi con le rappresentanze delle compagnie assicurative che prevedano premi agevolati per le polizze stipulate dal caregiver familiare o dalle persone che assistono volontariamente un familiare per la copertura degli infortuni o della responsabilità civile, collegati alla propria attività di assistenza. Non è solo l’organizzazione degli impegni a gravare il caregiver familiare, ma anche il costo economico della gestione del proprio caro. Per questo, nel progetto di legge abbiamo inserito forme di sostegno economico a favore del caregiver familiare».
«Anche le Ulss saranno coinvolte in questo progetto – continua Brescacin -: in particolare, abbiamo previsto l’attivazione di percorsi preferenziali nelle strutture sanitarie, per tutti coloro che posseggono la tessera di riconoscimento, affinché possano ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni e possano prendersi cura di se stessi. Inoltre, per combattere il senso di solitudine che questa vita così piena di responsabilità spesso genera e il conseguente stress psico-fisico, le Ulss attiveranno percorsi di supporto psicologico. Non solo: spesso ci si ritrova impotenti di fronte alle necessità dei malati, incapaci di fornire loro il giusto sostegno perché, spesso, non si sa come comportarsi con loro. Per questo, con le Ulss forniremo formazione anche a distanza, per offrire gli strumenti più adatti per affrontare e risolvere i problemi concreti legati al contesto in cui vive l’assistito, o consulenze per l’adattamento dell’ambiente domestico e renderlo il più funzionale possibile. Infine, verrà istituito uno sportello telematico inserito nel sito internet di ciascuna delle Aziende ULSS del Veneto, gestito dai relativi Distretti, per l’assistenza al caregiver familiare e alle persone che assistono volontariamente un familiare, allo scopo di garantire una prima forma di supporto, collaborazione ed orientamento. A usufruire di tutti questi interventi, non saranno solamente i caregiver familiari, così come definiti dall’ordinamento nazionale nella legge di bilancio 2018, vale a dire un coniuge, parente o affine entro il secondo grado della persona disabile oppure in specifiche circostanze essere parenti o affini fino al terzo grado, ma anche tutti coloro che assistono volontariamente un familiare non autosufficiente o comunque in uno stato di necessità di assistenza di lunga durata, non più in grado di prendersi cura di sé, allo scopo di supportarlo nella vita di relazione, concorrere al suo benessere psico-fisico, ed assisterlo attivamente anche nel disbrigo delle pratiche amministrative. L’allargamento significativo della platea dei destinatari, oltre a costituire un unicum a livello regionale, porta ad una sensibile valorizzare dell’attività di assistenza, e al riconoscimento di un ruolo essenziale e insostituibile nella rete dei servizi sociosanitari».
Pan (Lega – LV): “No al piano ReArm, servono investimenti per i cittadini, non una corsa al riarmo”
Venezia, 13 marzo 2025 – "La proposta della Commissione Europea di mobilitare 800 miliardi di euro per il piano 'ReArm Europe' è l’ennesima dimostrazione di un’Europa lontana dalle reali esigenze dei cittadini e delle imprese".
Così Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) interviene sulla questione, ribadendo la posizione netta del partito contro “un progetto che rischia di distogliere risorse da settori strategici come la sanità, l’istruzione e lo sviluppo infrastrutturale”.
“Siamo di fronte – spiega Pan - a un paradosso inaccettabile: per anni Bruxelles ci ha detto che non era possibile investire più fondi nei servizi essenziali, mentre ora magicamente si trovano centinaia di miliardi per un piano di difesa che appare poco ponderato e privo di una visione strategica di lungo periodo.
Il capogruppo regionale della Lega evidenzia inoltre la necessità di un piano di investimenti più razionale e mirato: "Non siamo contrari alla sicurezza, anzi, ma riteniamo che ogni investimento in questo settore debba essere ragionato e strutturato, non possiamo accettare decisioni prese in fretta e furia, senza una logica chiara e condivisa. L'Italia deve rimanere padrona delle proprie scelte in materia di difesa, senza subire diktat dall’alto”.
“Il Veneto – conclude – è una regione produttiva e dinamica, che ha bisogno di risorse per la crescita, il sostegno alle imprese e il potenziamento dei servizi pubblici. Non possiamo permettere che Bruxelles ci imponga dirottamenti di fondi in un progetto che non risponde alle priorità dei nostri cittadini. Continueremo a difendere con forza gli interessi del nostro territorio e dell’Italia intera”.
Centenaro (Lega-LV): “Una numerosa delegazione di amministratori padovani in visita a Palazzo Ferro Fini, grande interesse e apprezzamento da parte loro”
Venezia, 13 marzo 2025 – “Stamattina ho accolto a Palazzo Ferro Fini una delegazione di amministratori comunali e cittadini padovani. Si trattava di 21 persone in tutto, provenienti dai Comuni di Cadoneghe, Camposampiero, Galliera Veneta, Massanzago, Monselice, Pernumia, Santa Giustina in Colle e Vigodarzere. Desideravano visitare la sede del Consiglio veneto, consapevoli del ruolo istituzionale di chi opera al suo interno. Mentre li accompagnavo per le stanze più rappresentative del palazzo, ho visto in loro un forte interesse sia per la struttura che per le attività incluse. Del resto, quanto deciso tra queste mura riguarda in primis le loro comunità e, per questo, la nostra sede è sempre pronta a riceverli”. Così il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta Giulio Centenaro.