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Autonomia, Villanova (Lega – LV): «Il  nuovo Governo finalmente parla di autonomia: c’è nuova speranza nelle parole di Giorgia Meloni. Ora è il turno dei veneti».
Pubblicato il 26 Ottobre 2022

Venezia, 26 ottobre 2022 – «Le parole del nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in merito all’Autonomia ci danno finalmente fiducia. Dopo anni di promesse e rinvii, i Veneti hanno maturato del comprensibile scetticismo. Adesso attendiamo risposte concrete. E la migliore risposta ai dubbi sono i fatti, quelli veri, quelli concreti. Per tale motivo – sottolinea il Presidente dell’Intergruppo di lega – LV, Alberto Villanova – ci auguriamo davvero tutti noi Veneti che Giorgia Meloni faccia seguire gli atti alle promesse: ci sono territori, in Italia, che hanno già abbondantemente ricevuto. I Veneti chiedono solo di essere trattati alla pari: poi il tempo ci dirà chi è capace di gestire in casa le proprie risorse e chi no». E’ questo il commento di Alberto Villanova, Presidente dell’Intergruppo Lega – LV in Consiglio regionale del Veneto, in relazione alle dichiarazioni del Primo Ministro Giorgia Meloni sull’Autonomia: «Il Popolo Veneto si è già espresso con il più democratico degli strumenti, ovvero il Referendum, e nonostante una certa politica lo abbia contrastato, è stato riconosciuto anche dal Capo dello Stato. È da quel giorno che i Veneti attendono che la parola data venga mantenuta e si faccia rispettare la Costituzione, il documento fondamentale che consente di richiedere l’Autonomia in 23 materie. Se la legge lo consente, dunque, e se il Veneto ha compiuto tutti i passaggi come da Costituzione, ora ci deve essere l’assoluta volontà di andare avanti nel riconoscimento dell’Autonomia – ribadisce il Presidente dell’Intergruppo Lega – LV in consiglio regionale del Veneto – le parole della Meloni, in questo senso, mettono fiducia. Ma i Veneti vengono da tanti anni di aspettative deluse, e non vorremo mai che qualcuno possa vedersi riconosciuti ulteriori privilegi prima che venga riconosciuto quello che spetta al Veneto» conclude Villanova.