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Bet (Lega – LV): «Nuovi attacchi hacker a realtà produttive venete: necessario un intervento statale deciso che metta fine a questa guerra via web»
Pubblicato il 21 Febbraio 2025

Venezia, 21 febbraio 2025 – «Qualche giorno fa è stata colpita la Alf DaFrè di Gaiarine, l’altro ieri la Fashion Box di Casella d’Asolo, ieri è stata la volta dell’Autorità portuale di Venezia: ormai gli attacchi hacker a realtà produttive del nostro territorio, così come a settori governativo, finanziario, energetico e della difesa dell’intera Italia, sono all’ordine del giorno. E dietro a questi attacchi c’è una regia ben coordinata, che ci costringe a lanciare un grido di allarme sempre più forte. Siamo di fronte a vere azioni di guerra condotte da hacker russi, una guerra moderna, condotta non con carri armati ma via web, eppure non per questo meno pericolosa. I Servizi di sicurezza statali devono intervenire, in modo fermo e definitivo, per bloccare queste azioni». Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, interviene così in merito alle ultime notizie dei nuovi attacchi hacker a realtà venete e nazionali.
«Oggi ad essere colpite sono imprese, i siti governativi, quelli di banche, persino quelli di informazione, andando a ledere i nostri diritti di cittadinanza e la nostra libertà. Ma se venissero bloccati, come del resto è già avvenuto in passato per fini estorsivi, i database sanitari, cosa potrebbe succedere? Senza contare che il Veneto è una regione costellata di piccole e medie imprese che rappresentano la vera eccellenza economica del Nordest e che non sempre hanno la forza e i mezzi per poter contrastare questi cybercriminali. La Regione Veneto ha adottato misure concrete per migliorare la sicurezza informatica, sia per quanto riguarda la sensibilizzazione dei cittadini e la formazione delle Pubbliche Amministrazioni, sia per quanto riguarda sostegni economici, attraverso 14 milioni dal PR Veneto FESR 2021-2027, con una riserva di 6 milioni per le imprese insediate nei Comuni delle Aree interne. È però necessaria un’azione statale unitaria, che dall’alto supporti imprese e ponga fine a questi attacchi coordinati di guerra. Non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo».