Venezia, 29 novembre 2022 – «Venga ripristinata la sede di Rovigo dell’Ispettorato del Lavoro che dal gennaio 2017 è stata accorpata a quella di Ferrara dopo una riorganizzazione dei lavoratori. Una struttura così importante per il sistema lavorativo non può mancare da un capoluogo di provincia: sono gli stessi lavoratori e i sindacati a chiederlo». Lo ha ribadito, con una mozione approvata oggi in Consiglio regionale del Veneto, il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Simona Bisaglia.
«L’ufficio di Rovigo ha sempre svolto un ottimo lavoro ispettivo, con riguardo a tutti i fenomeni di illegalità, lavoro nero, tutela dei lavoratori e sicurezza. Eppure il ministero ha deciso, ormai quasi 6 anni fa, di accorpare questa sede con quella di Ferrara. Un caso unico in Veneto, dove tutti i capoluoghi di provincia hanno un loro ufficio. Ma un caso estremamente raro anche a livello nazionale: oltre all’ufficio di Ferrara-Rovigo, infatti, esiste solo un’altra sede di Ispettorato a cavallo di due regioni diverse. La scelta appare poi di difficile comprensione anche in considerazione dell’assoluta particolarità del territorio polesano, caratterizzato dalla presenza di realtà produttive assolutamente variegate e distribuite da un punto di vista logistico su un territorio che si estende su 160 KM, in nulla assimilabili alla realtà ferrarese. La creazione di un unico gestionale facente capo a Ferrara, eliminando il protocollo rodigino, ha comportato che tutte le pratiche confluissero sulla città emiliana, con un carico di lavoro, per gli addetti ai lavori, che rischia di diventare insostenibile. Con la mia mozione approvata oggi chiediamo quindi Per questo chiediamo quindi alla Giunta regionale del Veneto di farsi portavoce presso i ministeri di riferimento per far sì che Rovigo possa tornare ad avere una sua sede indipendente e operativa sotto tutti gli aspetti»