Venezia, 29 novembre 2021 – «Chi parla di ritardi e scarsa organizzazione della Regione del Veneto nel monitoraggio dei casi Covid nelle nostre scuole, forse non sa, o a finta di non sapere, che la nostra amministrazione regionale ha avviato un modello, quello delle “scuole sentinella”, che è stato recepito a livello nazionale proprio perché ritenuto estremamente valido. Un modello che permette a circa 11mila studenti di ripetere il test ogni due settimane. Un progetto al quale hanno aderito, in totale, il 70,8% degli istituti primari, secondari di primo grado e di secondo grado del Veneto. E che si inserisce nei circa 100mila test diagnostici al giorno, tra molecolari e antigenici, il doppio dello scorso anno. La macchina regionale sta lavorando al massimo per adeguarsi a una emergenza pandemica che muta in continuazione, come dovrebbero ben sapere i colleghi che fanno parte della Quinta commissione». Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare permanente, risponde così alle dichiarazioni dei colleghi di minoranza.
«E’ proprio grazie al sistema di test della Regione che si è riusciti a coinvolgere 80.269 persone, tra alunni e operatori, positivi o posti in quarantena o in monitoraggio con mantenimento della frequenza scolastica con screening ripetuto. Senza questo sistema, che vede partecipare 69 scuole e che fino ad ora ha permesso di eseguire 30.554 test (dati a venerdì scorso), la situazione nelle nostre aule sarebbe ben più drammatica».