Venezia, 5 febbraio 2025 – «In quanto a personale sanitario, il Veneto può vantare numeri migliori rispetto alle altre regioni. E non lo dicono dati di parte elaborati dalla Regione, ma dati oggettivi, diffusi appena un mese fa dalla Fondazione Gimbe. Facile quindi parlare di carenza di medici e infermieri, generalizzando, senza citare i numeri e senza soprattutto ricordare le cause di una tale situazione, vale a dire l’errata programmazione universitaria portata avanti per 10 anni da governi di centrosinistra». Sonia Brescacin (Lega-Lv), presidente della Quinta commissione consiliare, interviene in merito alla problematica dei numeri del personale sanitario.
«Secondo la Fondazione Gimbe, il Veneto conta 13,1 unità di personale dipendente del Sistema sanitario nazionale ogni mille abitanti contro una media nazionale di 11,6, e 5,89 infermieri per mille abitanti contro una media italiana del 5,06 per mille. Questo grazie al lavoro messo in atto dalla Regione del Veneto che, nonostante le difficoltà del momento, nel 2024 ha assunto 4773 dipendenti e ha bandito nel 2024 ben 112 concorsi per medici. Chi solleva il dubbio che in Veneto non si assumono medici perché non si vogliono assumere, o che i posti messi a bando siano insufficienti, dovrebbe ricordare che il problema è proprio la difficoltà nel trovare medici che partecipino ai concorsi. Il problema, quindi, è a monte, e non ci stancheremo mai di ribadirlo: la programmazione universitaria avrebbe dovuto essere più lungimirante. Nonostante questa carenza, però, è bene ricordare che il sistema non solo ha retto ma, a sostanziale parità di risorse umane, ha continuato ad aumentare le sue performances, con un aumento in numeri assoluti e in percentuale delle performance sanitarie. Un segno, questo, che in Veneto la gestione è stata virtuosa».