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Brescacin (Lega – LV): “Una risoluzione per proteggere la Divina Commedia: nessuno può permettersi di censurare Dante”.
Pubblicato il 23 Luglio 2024

Venezia, 23 luglio 2024 – “Una risoluzione per proteggere e tutelare la Divina Commedia, la sua lettura e insegnamento, nelle scuole”. Così Sonia Brescacin (Intergruppo Lega – LV), presidente della V Commissione in Consiglio regionale. “A maggio due studenti musulmani di una terza media di Treviso sono stati esentati dallo studio della Commedia di Dante Alighieri, ritenuta “un’opera a sfondo religioso” in contrasto con la fede dei ragazzi. Per questo motivo, ho deciso di presentare in Consiglio regionale la risoluzione che l’aula ha appena votato, dal titolo: “Divina commedia, patrimonio della cultura italiana ed europea. Se ne tuteli e valorizzi l’insegnamento”. “La Divina Commedia – spiega Brescacin – è universalmente considerata la più grande opera mai scritta in lingua italiana ed è una tappa fondamentale nel percorso scolastico, un’opera di immenso valore per la cultura italiana ed europea. Una lettura che permette anche una migliore comprensione dei costumi europei e della loro evoluzione nei secoli, la cui conoscenza è fondamentale per quel percorso di integrazione sociale di tutti gli alunni e alla base di ogni programma scolastico. Nel 2021, la nostra Repubblica ha celebrato i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, come anche statuito con legge 12 ottobre 2017, n. 153. E proprio in esecuzione della legge, è stata indetta anche una Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri per promuovere idonee iniziative di comunicazione e divulgazione, dirette a facilitare e rafforzare la conoscenza della figura e dell’opera del Sommo poeta, con particolare attenzione alle giovani generazioni e alle scuole. Quanto è accaduto nella scuola trevigiana va nella direzione opposta rispetto a quanto previsto dalla legge e dalla nostra Repubblica. Per tutti questi motivi, con questa risoluzione che esprime l’orientamento del Consiglio regionale del Veneto, condanno ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia, con pieno sostegno a tutte le iniziative volte ad una corretta conoscenza della figura del Sommo Poeta, per lo straordinario ruolo che tutt’ora gli è riconosciuto nella cultura italiana ed europea”, conclude Sonia Brescacin (Lega – LV), Presidente V Commissione.