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Caso OMS – Vianello e Michieletto (ZP): «Report pandemico OMS, ombre inquietanti; il sacrificio dei medici veneti merita la verità»
Pubblicato il 21 Aprile 2021

Venezia, 21 aprile 2021 – «Le notizie che in questi giorni appaiono a più riprese sui quotidiani nazionali lasciano sgomenti, e tanta amarezza. Perché se quello che leggiamo è vero, allora crediamo che sia doveroso che il Ministro Speranza intervenga per spiegare ai Veneti cosa è davvero successo con il report pandemico dell’OMS. Non possiamo accettare che i sacrifici e l’impegno del nostro personale sanitario venga cancellato con un colpo di gomma da qualche funzionario timoroso di dare fastidio a Roma”.

A dirlo sono Roberta Vianello e Gabriele Michieletto, consiglieri regionali del Gruppo Zaia Presidente, che annunciano di aver depositato una risoluzione in Consiglio regionale del Veneto per esortare il ministro della Salute Speranza a chiarire questa vicenda.

«Non possiamo accettare che ci sia anche solo il dubbio che una realtà seria come l’OMS abbia volontariamente nascosto un dossier così importante come il documento “Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell’Italia a COVID-19”, nel timore che il Governo italiano potesse essere messo in cattiva luce. E allo stesso modo non possiamo tollerare le voci secondo cui sarebbero stati a bella posta nascosti i meriti del presidente Zaia e di tutto il sistema sanitario regionale nell’organizzazione e nella sensibilizzazione della comunità nella prima fase della pandemia. Concediamo all’OMS il beneficio del dubbio: troppo grave sarebbe scoprire che i fatti di cui si è discusso in questi giorni si sono effettivamente verificati. È urgente chiarire immediatamente quanto accaduto, per la tutela delle organizzazioni coinvolte, dalla Regione alla stessa OMS. E lo dobbiamo prima di tutto per gli operatori del mondo della sanità, dei volontari, degli amministratori, che in questi mesi hanno lottato, giorno e notte, per il bene di tutti noi. I Veneti hanno il sacrosanto diritto di conoscere la verità, e il Ministro Speranza ha il dovere di garantirlo».