Venezia, 30 marzo 2022 – «Sia aggiornata la circolare regionale n. 13 del 1997 che obbliga tutte le aziende che occupano più di tre lavoratori a comunicare preventivamente allo SPISAL dell’ULSS di riferimento l’intenzione di costruire o adattare o ampliare dei locali per uso lavorativo. Una circolare, ricordiamo, che risale all’ormai lontano 1997 e che, oggi, risulta troppo datata. Cerchiamo di facilitare il lavoro agli enti che operano sul territorio e agli operatori pubblici e privati, fornendo loro in un unico strumento aggiornato i requisiti igienico sanitari minimi a tutti i luoghi di lavoro classificabili come impianti produttivi». A chiederlo, in una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, è Elisa Cavinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.
«La normativa di riferimento, come ben sa chi è del settore, è nazionale, ma le Regioni a loro volta redigono delle circolari ridisciplinano la materia, anche alla luce delle novità tecniche nel frattempo arrivate. L’ultima circolare veneta, però, risale appunto a 25 anni fa. È quanto mai fondamentale evitare che emergano interpretazioni difformi e discordanti da parte degli stessi Dipartimenti di Prevenzione delle varie aziende sanitarie, e più in generale dei liberi professionisti e dei cittadini che s trovano a dover adempiere a questo obbligo, circa l’applicazione dei principi e delle norme di legge sovraordinate. È necessario quindi un documento aggiornato che uniformi e standardizzi i requisiti igienico-sanitari, sia riferiti agli interventi edilizi su impianti produttivi, sia allo svolgimento delle attività produttive, soprattutto in un momento in cui l’edilizia, complice i bonus, sta vivendo un periodo particolarmente intenso e ricco di pratiche burocratiche».