Venezia, 14 febbraio 2023 – “Subito una riforma della norma per stare al passo con i tempi e con le aziende venete. Va aggiornata al più presto la circolare regionale n. 13 del 1997 che obbliga tutte le aziende che occupano più di tre lavoratori a comunicare preventivamente allo SPISAL dell’ULSS di riferimento l’intenzione di costruire, adattare o ampliare locali per uso lavorativo. Una circolare, ricordiamo, che risale al 1987, aggiornata poi nel 1997 ma che oggi andrebbe nuovamente rivista, perché troppo datata”.
Così Elisa Cavinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, in seguito all’approvazione all’unanimità della sua mozione in aula consiliare: “revisione e aggiornamento della circolare regionale N. 38/1987 “Criteri generali di valutazione dei nuovi insediamenti produttivi e del terziario”.
“E’ una questione da non sottovalutare – precisa Cavinato – che va presa in mano con urgenza visto che le aziende venete corrono a 100 chilometri all’ora riguardo a nuove tecnologie e welfare aziendale, comfort lavorativo. Cerchiamo dunque di facilitare il lavoro alle realtà che operano sul territorio e agli operatori pubblici e privati, fornendo loro in un unico strumento, aggiornato, i requisiti igienico sanitari minimi a tutti i luoghi di lavoro classificabili come impianti produttivi”.
“La normativa di riferimento, come ben sa chi è del settore, è nazionale, ma le Regioni a loro volta redigono delle circolari che ridisciplinano la materia, anche alla luce delle novità tecniche giunte nel frattempo. L’ultima circolare veneta, però, risale appunto a 25 anni fa. È quindi fondamentale aggiornarla, anche per evitare che emergano interpretazioni difformi e discordanti da parte degli stessi Dipartimenti di Prevenzione delle varie aziende sanitarie, e più in generale dei liberi professionisti e dei cittadini che si trovano a dover adempiere a questo obbligo, circa l’applicazione dei principi e delle norme di legge sovraordinate. È necessario un documento aggiornato che uniformi e standardizzi i requisiti igienico-sanitari, sia riferiti agli interventi edilizi su impianti produttivi, sia allo svolgimento delle attività produttive, soprattutto in un momento in cui l’edilizia, complici i bonus e l’aumento dei costi e delle materie prime, sta vivendo un periodo intenso e per molti versi critico sul fronte della burocrazia”.