Venezia, 1 marzo 2022 – «Vengano prorogate le scadenze delle agevolazioni del Superbonus al 110% anche per le abitazioni unifamiliari, così come per i condomini, per tutto il 2023 per aiutare le famiglie e sostenere al contempo le imprese edilizie». A chiederlo con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto è il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Giulio Centenaro.
«La complessità delle pratiche burocratiche, il rincaro delle materie prime, la crescita esponenziale dei costi dell’energia, resa ancora più evidente dalla crisi internazionale ucraina, la carenza di lavoratori legata alla pandemia da Covid – 19 possono mettere in discussione gli effetti positivi del Superbonus 110%. Quella che era una misura pensata per offrire una ripresa al settore dell’edilizia, puntando sulla riqualificazione energetica ed edilizia del patrimonio già esistente, rischia di trasformarsi in un boomerang. Le difficoltà di reperire materiali e la crescita delle spese stanno rallentando molto i lavori, mettendo a rischio il rispetto delle scadenze per l’ottenimento delle agevolazioni economiche. E se i condomini potranno usufruire di una proroga al 2023 delle agevolazioni al 110%, con una diminuzione graduale negli anni successivi, destino diverso spetta invece alle abitazioni unifamiliari. È quindi essenziale permettere che anche le case singole possano usufruire delle stesse tempistiche pensate per i condomini. Attualmente la normativa prevede che, per le case singole, l’agevolazione al 110% sia concessa per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione però che venga effettuato almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 giugno di questo anno. Questa scadenza sta mettendo a dura prova le imprese edilizie che, per accelerare i tempi, rischiano di dover affidare parte dei lavori a manodopera poco esperta e qualificata, inficiando così la buona riuscita del progetto. Permettere una proroga del Superbonus al 110% fino a tutto il 2023, con una diminuzione al 70% per il 2024 e al 65% al 2025, proprio come è per i condomini, ed eliminare al contempo il vincolo del 30% dei lavori da effettuare, permetterebbe di mantenere gli effetti benefici sul settore del Superbonus, senza mettere in difficoltà famiglie e imprese».