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Cestari (Lega-LV): “80 anni fa la terribile strage di Villamarzana. Oggi ricordiamo le vittime nella casa dei veneti”  
Pubblicato il 3 Ottobre 2024

Venezia, 3 ottobre 2024 – “Ottant’anni fa a Villamarzana si consumò un massacro senza precedenti: 11 persone furono trucidate dai nazifascisti durante un rastrellamento e 42 nella rappresaglia immediatamente successiva. Oggi le commemoriamo tutte nella casa dei veneti, nella speranza che eventi del genere non si ripetano più”. Così è intervenuta la consigliera regionale Laura Cestari della Lega – Liga Veneta, stamattina a Palazzo Ferro Fini, sull’eccidio in questione, tra gli eventi più efferati della Seconda guerra mondiale. Presenti per l’occasione, il sindaco di Villamarzana (Ro) Daniele Menon; l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari; Silvia Lezziero, per i Lions Club Badia Polesine Adige Po; Ferdinando De Laurentis, Regista e Fondatore del Centro Operativo di Cinema e Televisione; Lorenzo Pavanello, sceneggiatore.

“La Grande Storia non ha mai trascurato il Polesine, neppure nei suoi risvolti più tragici -continua Cestari-. Nel caso di Villamarzana, fanno scalpore non soltanto i numeri del massacro ma le sue modalità: furono messi a morte anche degli innocenti che nulla avevano avuto a che fare con la precedente azione partigiana da cui scaturì la rappresaglia. Ma la vendetta della Guardia Nazionale Repubblicana, gli autori della strage, non ebbe riguardo per nessuno. Neppure per dei ragazzi adolescenti, o per alcune donne, i quali, anche se risparmiati dalla fucilazione, vennero picchiati e torturati. Lo spettacolo teatrale ricavato dalle carte processuali dell’epoca lo fa presente in maniera molto efficace.

Conclude Cestari: “Il 15 ottobre cade la ricorrenza esatta di tutto questo. Le istituzioni e le associazioni culturali del territorio si sono impegnate per tenere viva la memoria tra la gente, soprattutto a beneficio delle giovani generazioni. E per il Consiglio regionale è un onore e un dovere dare il proprio supporto contro l’oblio. Anche per far presente che la democrazia e la sicurezza non sono piovute dal cielo o risultano un elemento acquisito. Al contrario, sono qualcosa da difendere e aver cura ogni giorno”.