Venezia, 16 aprile 2025 – «Il Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale si attivi subito, e con determinazione, per la liberazione di Alberto Trentini, il cooperante veneto arrestato illegittimamente in Venezuela lo scorso 15 novembre, mentre svolgeva una missione umanitaria per conto della ONG Humanity and Inclusion, con l’obiettivo di fornire assistenza essenziale alle persone con disabilità. È quanto chiedo in una risoluzione depositata in Consiglio regionale e sottoscritta da numerosi consiglieri, indipendentemente dalla loro appartenenza politica». Ad annunciarlo è Silvia Cestaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
«Con questa risoluzione ho voluto accogliere l’appello lanciato dalla famiglia di Trentini – spiega Cestaro -: solo alcuni giorni fa, nel corso di un convegno, ho avuto modo di ascoltare le parole della madre del cooperante, affidate alla zia di Trentini. Parole piene di dignità, consapevolezza dei rischi, e urgenza: sono mesi ormai che le azioni contraddittorie e la mancanza di chiarezza del governo venezuelano hanno gettato i familiari di Alberto nell’angoscia. È stato accusato di essere un terrorista, senza però che questa accusa venisse mai formalmente o senza concedere la possibilità di difendersi: Alberto si trovava in Venezuela mentre, con passione, dedizione e professionalità, portava aiuto a persone disabili. Da mesi è recluso in una cella di 4 metri quadrati, senza la possibilità di comunicare con la famiglia e gli avvocati, nel più totale sprezzo di ogni norma internazionale e dei diritti umani. Qualunque sia l’accusa, nessuno può essere trattato in modo così disumano. Per questo motivo esortiamo il Ministero degli Esteri, nel solco delle azioni già intraprese dalla Presidente del consiglio, non solo ad attivarsi attraverso ogni canale diplomatico per una immediata liberazione di Trentini, ma anche a sollecitare la trasparenza sulle condizioni di detenzione, e a rafforzare i protocolli di sicurezza per i cooperanti italiani che operano in Paesi dalla situazione politica instabile. Non si può perdere ulteriore tempo: Alberto e la sua famiglia meritano il massimo impegno e la nostra costante attenzione».