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Cestaro (Lega-LV): «Sviluppo delle aree periferiche, individuate due nuove “Aree interne” tra le montagne bellunesi: un nuovo strumento per combattere lo spopolamento»
Pubblicato il 7 Febbraio 2023

Venezia, 7 febbraio 2023 – «Un sostegno alle aree più periferiche delle nostre montagne e a quelle comunità che continuano ad essere il vero presidio di un territorio delicato e prezioso: è questo che vuole essere l’individuazione delle due nuove Aree interne “Alpago Zoldo” e “Cadore”, approvata con una delibera dalla Giunta regionale del Veneto, nell’ambito della politica di coesione regionale 2021-2027 e a seguito dell’istruttoria finale del Comitato Tecnico nazionale Aree Interne (CTAI). Un risultato, per il quale ringrazio l’assessore regionale competente Federico Caner, che fornirà un ulteriore strumento alle nostre valli per combattere lo spopolamento demografico e che dimostra l’attenzione dell’amministrazione regionale verso aree non centrali ma dall’elevato potenziale». A darne notizia è Silvia Cestaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.

«La zona “Alpago Zoldo” racchiude i Comuni di Alpago, Chies d’Alpago, Longarone, Ospitale di Cadore, Soverzene, Tambre, Val di Zoldo e Zoppè di Cadore: un’area che, tra il 2011 e il 2020, ha perso il 10,23% della propria popolazione. La zona “Cadore”, invece, è composta da 13 Comuni che, nel corso degli anni, hanno visto la popolazione scendere del 7,44%: Auronzo di Cadore, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Cibiana di Cadore, Domegge di Cadore, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Valle di Cadore, Vigo di Cadore e Vodo Cadore. L’inserimento di questi territori all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne permetterà di sviluppare nuove modalità di governance locale multilivello che, attraverso l’adozione di un approccio integrato orientato alla promozione e allo sviluppo locale, affronteranno le sfide demografiche e daranno così risposta a questi territori. Questa decisione permetterà inoltre alle due aree, attraverso una delibera del CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), di ricevere 4 milioni di euro ciascuna per l’adeguamento dei servizi essenziali».