Venezia, 1 marzo 2023 – «Un nuovo sistema di economia circolare, un modello di sviluppo sostenibile, riparatore e rigenerativo, basato su una attenta progettazione di materiali e servizi per dare loro una lunga vita, senza sprechi di preziose materie prime: è questo quello che il progetto di legge di cui sono presentatore e primo firmatario, approdato oggi in Terza commissione consiliare, vuole proporre. Un sistema economico modificato fin dai primordi della fase produttiva che, quindi, dovrà essere basata sul design circolare: un nuovo approccio che ridisegna e ri-progetta prodotti e servizi, riorganizzandone la produzione, la fornitura, la logistica, con i materiali e le loro combinazioni progettate per essere mantenuti in uso per il maggior tempo possibile, in un’ottica di riutilizzo, di minor spreco possibile, e di minimizzazione dell’utilizzo di materie prime vergini. Un nuovo paradigma produttivo, quindi, che comporta un cambiamento radicale e che darà nuove opportunità di ricchezza e di sviluppo al nostro sistema economico. Perché questo sia possibile e le nuove pratiche dei processi produttivi siano accessibili a tutti, il progetto di legge oggi, in Commissione, ha proposto due novità: la prima è una Piattaforma digitale a disposizione delle imprese venete, con un occhio di riguardo per quelle più piccole, che sia una guida sull’economia circolare e che permetta la creazione di una compagine di strutture e di imprese affini. La seconda novità presentata è un Osservatorio per il monitoraggio e lo sviluppo di buone pratiche». Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commenta il passaggio in Terza commissione consiliare del progetto di legge 62, “Nuovo sistema di economia circolare in Veneto” di cui è presentatore e primo firmatario.
«Nel dettaglio la Piattaforma sarà messa a disposizione del tessuto imprenditoriale e, in modo particolare, delle piccole e piccolissime imprese: sarà un punto di riferimento per loro per la condivisione di buone pratiche che riguardano l’economia circolare, un luogo d’incontro tra aziende che possono rientrare nella stessa filiera e che possono essere accompagnate verso una certificazione di sostenibilità, altrimenti impossibile per quelle realtà dalle dimensioni molto ridotte. E visto che dal confronto reciproco si cresce – continua il presidente dell’assemblea legislativa -, l’Osservatorio dedicato all’economia circolare, cui parteciperanno anche le Camere di commercio, permetterà un aggiornamento semestrale dello stato dell’arte, per poter meglio capire come impostare le proprie azioni. Queste due novità si affiancano alle altre proposte avanzate dal progetto di legge, vale a dire l’adozione del PRESC, il Piano Regionale per l’Economia e lo Sviluppo Circolare, la creazione della figura del responsabile regionale per la transizione circolare e istituzione della settimana dell’economia circolare. Nel dettaglio, il PRESC sarà adottato dalla Giunta e approvato dal Consiglio regionale a cadenza triennale e conterrà la strategia per la transizione verso un’economia circolare. Sarà redatto attraverso il coinvolgimento della “Quadruplica elica” (Pubblica amministrazione, Ricerca, Settore privato e Società civile), e individuerà le catene di valore circolare a più alto potenziale per la transizione. Come già anticipato, una volta approvata questa nuova legge istituirà la nuova figura del Responsabile regionale per la transizione circolare, un facilitatore che coordinerà e arricchirà il PRESC, favorendo la partecipazione dei diversi attori. Dal momento che una vera transizione circolare comporta un cambio di paradigma e di mentalità, verrà creata la Settimana dell’Economia circolare, un evento annuale dedicato al tema per permettere una diffusione capillare delle buone pratiche: una vetrina che permetterà a tutti gli attori coinvolti di collaborare, una giornata di studio per verificare lo stato dell’arte della transizione verso l’economia circolare e permettere così alla Regione di posizionarsi come regione capolista nell’economia circolare. Quello proposto da questo progetto di legge, in sintesi, è un piano concreto, attuabile fin da subito, e reso ancora più necessario dalle richieste dell’Unione Europea e dal PNRR. Un piano che – conclude il presidente Ciambetti – permetterà di creare nuove opportunità al nostro mondo imprenditoriale, rispettando la sostenibilità ambientale e creando una nuova coscienza ecologica nei cittadini».