(Arv) Venezia 12 lug. 2021 – Con la pubblicazione sul Bur (n. 88/2021) è operativa la legge regionale che ha istituito il titolo “Città veneta della cultura” e il relativo concorso. “Sto scrivendo a tutti i sindaci e alle associazioni e unioni di comuni del Veneto per segnalare questa nuova opportunità di valorizzazione del territorio e di costruzione di progetti di sviluppo sostenibile – informa Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio dei consiglieri di Zaia Presidente e ‘anima’ della legge 20/2021 approvata all’unanimità dall’assemblea veneta – L’intento della legge non è solo quello di assegnare un titolo onorifico, ma di mettere in moto un processo virtuoso di collaborazione e progettazione comune tra amministrazioni locali, soggetti culturali, associazioni turistiche e imprenditoriali, esercenti e semplici cittadini per far conoscere e apprezzare le tante ricchezze del nostro territorio. Che è fatto di paesaggio, arte, storia, artigianato, enogastronomia, ma anche di un inestimabile patrimonio immateriale di tradizioni, saperi, esperienze di comunità. Per questo sto coinvolgendo in prima persona i primi cittadini del Veneto, perché mettano subito in cantiere idee e capacità organizzative per costruire le candidature a ‘capoluogo veneto della cultura’”.
La legge “Città veneta della cultura” prevede che entro fine agosto siano definiti composizione e modalità di funzionamento della Commissione regionale di esperti che dovrà adottare i criteri di selezione delle candidature e stabilire le modalità di erogazione del contributo regionale: per il primo anno di esercizio sono previsti 100 mila euro. “Ci sono realtà del Veneto che hanno già svolto un grande lavoro di progettazione e autopromozione costruendo solide proposte progettuali per concorrere al titolo nazionale di ‘Capitale italiana della cultura’ – prosegue Villanova – Penso a Montebelluna, a Pieve di Soligo, o alla recente competizione tra Asolo, Chioggia e Vicenza per concorrere al titolo nazionale 2024, o a quelle realtà territoriali che attorno alla celebrazione di un anniversario storico e alla valorizzazione di un ‘brand’ locale hanno già costruito una propria identità economica, culturale, turistica. Sono le prime possibili candidature a questa nuova competizione che, anno dopo anno, potrà mettere in risalto il meglio dell’identità, della creatività, della capacità innovativa e di crescita economica e sociale dei territori veneti”. “Mi auguro che la Giunta regionale – aggiunge il promotore della legge, rivolgendo l’invito agli assessori Corazzari e Caner – proceda al più presto con l’insediamento della commissione esaminatrice, in modo da poter valorizzare già da quest’anno la vivacità progettuale e di investimento sostenibile che i comuni del Veneto sanno esprimere”.
“La nomina della prima città veneta della Cultura – conclude Villanova – sarà il segno tangibile della ripartenza di tutto il Veneto, che ha nel patrimonio storico, artistico e culturale dei propri borghi, paesi e città il primo biglietto da visita e uno degli asset fondanti di crescita sociale ed economica”.