Venezia, 12 gennaio 2021 – «Continua l’atteggiamento irresponsabile dei consiglieri regionali del Partito Democratico che, nonostante quanto dichiarato dal ministero della Sanità sull’uso dei tamponi rapidi, continua ad attaccare la Regione del Veneto. La circolare è chiara: i tamponi antigenici di terza generazione sono equiparati ai molecolari, mentre quelli di prima e seconda generazione sono idonei se, come facciamo già, fatti a distanza ravvicinata per gli screening. Eppure il PD continua a diffondere preoccupazione nella cittadinanza, sollevando dubbi inconsistenti sulla sicurezza. È ora di smetterla». Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del veneto di Zaia Presidente, risponde così ai consiglieri di minoranza sui test antigenici.
«Già altre volte il Pd è stato smentito dal suo stesso ministero – continua Villanova -: la prima quando hanno sollevato una polemica del tutto inconsistente sull’ospedale di Montebelluna, polemica smontata punto per punto dagli ispettori ministeriali. La seconda volta quando si lamentavano per l’uso dei tamponi rapidi in Veneto. È di pochi giorni fa, però, la circolare del ministero che assimila i tamponi antigenici rapidi ai molecolari, campo nel quale il Veneto si è dimostrato in prima fila fin dall’inizio dell’autunno e che di fatto certifica la sperimentazione partita dalla nostra regione e allargatasi ad altri grandi ospedali come il Niguarda di Milano o il Careggi di Firenze. Ricordo quindi al PD, che sembra essersi ostinato nel creare allarmi senza fondamento, che errare è umano, ma perseverare è diabolico. Non vorrei che qualcuno avesse intenzione di lucrare politicamente su un’emergenza sanitaria e umana. I cittadini non hanno certo bisogno di falsi allarmismi, ma piuttosto di buone cure come quelle che la Regione sta già offrendo e il cui livello è certificato da chi di dovere».