Venezia, 1 dicembre 2022 – «L’insegnamento della lingua inglese, doveroso nel mondo d’oggi, non pregiudica un pari trattamento per il veneto. Senza contare che la parola più famosa e internazionale al mondo non è inglese, ma veneta. Perché “ciao” è una parola veneta, e nella nostra lingua significa “schiavo, servo suo, sior”. Forse non lo conosce questo antefatto, il sottosegretario Roberto Menia, lo stesso che vorrebbe negare l’insegnamento della nostra lingua a scuola perché inutile». Così commentano i due consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, entrambi veneziani, alle affermazioni del sottosegretario triestino Roberto Menia che ritiene inutile l’insegnamento della lingua veneta negli istituti scolastici. «L’uniformità culturale, tanto cara ai burocrati europei e alla sinistra internazionalista, deve aver toccato il cuore anche del Sottosegretario Roberto Menia. Che forse dimentica la sua terra d’origine e la sua meravigliosa lingua triestina, quando sostiene che le lingue regionali siano inutili. Informiamo allora l’esponente di Fratelli d’Italia che la ricchezza e la democrazia di un Paese si conta anche sul rispetto del patrimonio culturale regionale. Dove il Veneto, al pari del Friuli, eccelle. Il tentativo di sradicare la cultura dei Popoli è tipico, invece, di regimi come quello cinese di oggi, fermamente intenzionato a cancellare la cultura del popolo tibetano, piuttosto che di quello di ieri dello spagnolo Francisco Franco, celebre per le sue crociate contro i baschi. Siamo certi che l’Onorevole Roberto Menia sia lontanissimo da queste pagine di dittatura» concludono i due consiglieri di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.