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Dolfin: “Borseggi, daspo di “default” e controlli per farli rispettare”
Pubblicato il 10 Agosto 2023

Venezia, 10 agosto 2023 – “A fine giugno ho depositato una mozione che presto sarà discussa in Consiglio regionale, per chiedere al Governo di prevedere sempre, oltre alle consuete pene previste dal Codice penale, per chi sia stato riconosciuto colpevole di un borseggio, anche un provvedimento di allontanamento immediato dalla città. Venezia non può restare in balia dei borseggiatori, è un fenomeno che lede l’immagine della città a livello internazionale e questa mozione vuole rispondere all’appello che i Cittadini non Distratti hanno rivolto anche alla Regione”.

Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin.

“I “non distratti” hanno inviato una lettera sull’emergenza borseggi, chiedendo a tutte le istituzioni di intervenire in modo efficace oltre ad una revisione della riforma Cartabia.
Condivido la loro richiesta di revisione normativa, Venezia è ormai assediata da numerosi borseggiatori che, approfittando della particolare conformazione delle calli, dei ponti e pontili affollati, dei vaporetti pieni e della distrazione dei turisti, pensano di poter agire indisturbati. E questo anche perché troppe volte chi viene sorpreso a rubare viene rilasciato immediatamente e torna a delinquere tranquillamente. Le donne soprattutto, sono tantissime, di norma sono giovanissime o si dichiarano in stato di gravidanza, e questo perché la gravidanza comporta la sospensione della pena. Non agiscono, però, da sole: chi commette questi reati fa parte di una cerchia ben più ampia che conosce benissimo la legge e manda a delinquere proprio donne incinte o neomamme o bambini minori, perché sanno dell’impunità. A rendere più complicata la situazione è ora la Legge Cartabia che non consente più alle forze dell’ordine di procedere con la denuncia d’ufficio per reati come i furti sui mezzi pubblici, ora serve la denuncia della vittima. Non si può andare avanti così. È necessario inasprire le pene e, quantomeno, fare in modo che queste persone non siano più libere di muoversi per Venezia. Per questo, nella mozione, ho chiesto che per gli scippatori, oltre alla denuncia, scatti automaticamente il “daspo” e che venga fatto rispettare: la nostra città deve essere restituita ai veneziani e a tutti i turisti che, da ogni parte del mondo, arrivano per ammirarla e hanno diritto di goderne in serenità”.